Una flessione importante del
numero dei trapianti dovuta a molti "no" alle donazioni: è il
dato che caratterizza l'attività dello scorso anno del Centro
regionale trapianti Abruzzo e Molise, con sede all'ospedale
dell'Aquila che, oltre ad assicurare una complessa attività di
coordinamento e collaborazione con numerosi centri specializzati
d'Italia, effettua con le proprie équipe chirurgiche i trapianti
di rene.
Lo rende noto l'ufficio comunicazione della Asl n.1 Avezzano,
Sulmona, L'Aquila. A causa delle opposizioni, manifestate in
vita o espresse dai familiari al momento del decesso, nel 2022
c'è stato un calo sensibile del numero dei trapianti di rene: in
tutto sono stati 32, di cui 27 da cadavere e 5 da vivente,
eseguiti dalla chirurgia generale e dei trapianti d'organi
dell'ospedale San Salvatore, in collaborazione con il reparto di
urologia. Lo scorso anno, la percentuale di opposizioni alle
donazioni è stata del 44%, la più alta d'Italia.
"Va sottolineato - spiega la nota della Asl - che nelle
settimane scorse all'Aquila, per la prima volta, è stato
effettuato un trapianto di rene con modalità 'cross-over', vale
a dire attraverso uno scambio di organi tra donatori viventi non
compatibili". In sostanza si tratta di una procedura che, grazie
all'efficienza e alla collaborazione di tutti gli ospedali e i
centri della rete trapiantologica italiana, permette di trovare
le giuste combinazioni tra coppie di donatori-riceventi e di
superare l'ostacolo dovuto proprio all'incompatibilità tra
soggetti, fattore che spesso impedisce di effettuare il
trapianto.
Con la formula del "cross over", grazie alla collaborazione
tra le regioni di Abruzzo, Veneto e Piemonte, sono stati
compiuti tre trapianti di rene: uno all'Aquila, uno a Padova e
uno a Torino. Un rene, dopo essere stato prelevato all'Aquila, è
stato trasportato a Torino da una Lamborghini Hurricane della
Polstrada che ha percorso più di 700 km in poco meno di 5 ore.
Una "triangolazione" dunque con le altre due regioni del Nord,
in un incrocio di vite e destini all'insegna della solidarietà e
grazie alla volontà di donatori che hanno accettato di inviare
il proprio rene lontano e a persone sconosciute.
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