Il vicepresidente del consiglio
regionale d'Abruzzo, Roberto Santangelo si dice preoccupato di
fronte all'evoluzione recente delle regole sul Superbonus.
"Non possiamo assistere inermi - spiega - alla scelta del
Governo di far sparire con un colpo di bacchetta magica il
cosiddetto 'sconto in fattura' che il legislatore aveva
rimodulato di recente, il 20 dicembre 2022 con la legge di
Bilancio 2023, riconoscendo al cittadino uno sconto sul prezzo
di vendita dell'immobile, dinanzi al notaio, per un importo
massimo pari a 81.600 euro".
"Molti sono stati coloro che hanno creduto nel Superbonus
acquisti - prosegue - che permette di acquistare un immobile
realizzato nelle zone classificate a rischio sismico 1-2-3 a
seguito di demolizione e ricostruzione di interi edifici nei
quali vi sia stato un miglioramento di uno o due classi
sismiche, lavori eseguiti da costruttori edili regolarmente
iscritti".
Per il vicepresidente del Consiglio regionale, il Decreto
legge in questione "si inserisce in un momento in cui molti
cittadini hanno sottoscritto un compromesso, un preliminare,
hanno versato una caparra al costruttore, possono aver richiesto
ed ottenuto un mutuo e ora si trovano di fronte ad uno stop alla
cessione del credito d'imposta e agli sconti in fattura insieme
ad altre agevolazioni".
"Appare necessario - sottolinea Santangelo - intervenire con
dei correttivi affinché il cittadino e gli imprenditori non si
sentano beffati o peggio ancora abbiano la percezione di essere
stati defraudati".
Di qui l'invito a intervenire rivolto al governatore Marco
Marsilio "affinché si faccia parte attiva nei confronti del
governo nazionale rappresentando la reale situazione
dell'Abruzzo che vive, forse più di altre regioni, le
ripercussioni di aver cancellato la cessione dei crediti del
Superbonus soprattutto per tutti quei cantieri legati alla
ricostruzione post-sisma".
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