Uno studio inspirato al territorio
e alle infinite opportunità che esso può offrire nei suoi quasi
95 Chilometri quadrati. Lo studio dell'architetto Alessandro
Sonsini, che sarà presentato domani mattina in Confindustria a
Pescara, alla presenza del Presidente di Confindustria
Chieti-Pescara Silvano Pagliuca, del Presidente della Camera di
Commercio Gennaro Strever, ma soprattutto dei Parlamentari
Abruzzesi Luciano D'Alfonso del Pd; Nazario Pagano di Forza
Italia; Giulio Cesare Sottanelli di Azione; Guerino Testa di
Fratelli d'Italia e Daniela Torto del M5S, ci consegna una
visione su ciò che può diventare la Nuova Pescara, con la
fusione dei Comuni di Pescara, Montesilvano e Spoltore, per
certi aspetti sorprendente, almeno per quegli ostinati
detrattori che temono colate di cemento. In realtà il senso del
progetto è esattamente opposto ed individua un paio di punti di
sviluppo incentrati sui territori, in particolare, di Spoltore e
Pescara, che tendono a valorizzare l'ambiente, da una parte, e a
creare una sorta di economia circolare e sostenibile. Le risorse
naturali di questo ampio territorio sono caratterizzate dalla
presenza di due fiumi, Il Pescara ed il saline, il mare, ma
soprattutto tanto verde. Ed è su questo che si dovrà puntare,
secondo quanto illustrerà domani al Convegno l'Architetto
Alessandro Sonsini, attraverso lo sviluppo di un'agricoltura
circolare e del turismo ambientale. Più che aprire nuovi
cantieri, si potrà fare un capillare lavoro di recupero dei
tanti manufatti già presenti sul territorio, individuando nuove
opportunità di sviluppo economico e lasciando da parte il
vecchio concetto di centri residenziali che, soprattutto a
Montesilvano, hanno raggiunto da tempo un livello di
saturazione. Su questa visione si possono gettare le basi per un
futuro della Nuova Pescara, che coniughi ricchezza e rispetto e
valorizzazione dell'ambiente.
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