Cambiamento climatico e aumento
delle temperature potranno modificare frequenza e intensità
delle nevicate che ad altitudini relativamente basse dovrebbero
diminuire, con manto nevoso poco spesso, più umido e più denso;
alle altitudini più elevate, invece, i cambiamenti di
temperatura e precipitazione potrebbero essere più dinamici, con
rapide oscillazioni tra gli estremi. Se ne è parlato nella
Giornata nazionale 'Sicuri con la neve' domenica 15 gennaio, con
il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (Cnsas) e il
Club Alpino Italiano (Cai) impegnati a chiarire come
sensibilizzare gli appassionati della montagna e prevenire gli
incidenti. In Abruzzo gli incontri si sono tenuti all'Aquila e a
Penne. Meno neve, hanno sottolineato i relatori, non
significherà meno valanghe: un manto nevoso poco spesso potrebbe
portare alla formazione di strati deboli persistenti all'interno
del manto stesso. La frequenza di valanghe di neve bagnata
potrebbe aumentare durante l'inverno. La giornata "Sicuri con la
neve" viene organizzata ogni anno a gennaio per parlare non solo
del rischio valanga, ma anche di incidenti su cascate di
ghiaccio, ipotermia, scivolate su terreno ghiacciato.
A parlare sono persone e organizzazioni che amano la montagna,
perché "la prevenzione è prima di tutto un fatto di
informazione".
La diffusa volontà di "destagionalizzare la montagna", si è
detto, deve andare di pari passo con la consapevolezza che la
montagna invernale presenta rischi sia per gli scialpinisti sia
per escursionisti con le ciaspole. E parlando di valanghe non
bisogna limitarsi all'autosoccorso (uso di ARTVa - sonda -
pala), ma puntare alla prevenzione, cercando di unire passione e
prudenza.
L'appuntamento all'Aquila, nella sede del Cai, ha visto la
relazione scientifica del professor Paolo Tuccella, geofisico
del Centro di eccellenza Cetemps dell'ateneo aquilano, che in
tema di cambiamenti climatici nell'ambiente aquilano ha parlato
dell'evoluzione storica del Ghiacciaio del Calderone sul Gran
Sasso, il più a sud dell'emisfero boreale, ormai classificato
glacio-nevaio, e del tipo di valanghe che ci si attende con la
riduzione della stagione invernale come quella in corso.
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