I direttori generali delle Asl
regionali potranno essere commissariati se non provvederanno a
recepire tempestivamente gli atti di programmazione della
Regione Abruzzo. Lo prevede una modifica alla legge regionale su
gestione e controllo delle Asl (146/1996), approvata dal
Consiglio su proposta dell'assessore alla Salute Nicoletta Verì
e inserita nei documenti finanziari di prossima promulgazione.
"La ratio - spiega l'assessore - è uniformare, anche sotto il
profilo della tempistica, il recepimento delle linee di
indirizzo del governo regionale da parte delle direzioni
strategiche Asl. Negli anni abbiamo assistito a un
disallineamento dei tempi di applicazione degli strumenti di
programmazione, con conseguente mancanza di omogeneità delle
procedure adottate nelle diverse Asl. Assessorato, Dipartimento
e Agenzia Sanitaria monitorano costantemente questi processi
nelle aziende sanitarie e con la modifica normativa avremo a
disposizione uno strumento più incisivo per realizzare gli
obiettivi di salute stabiliti da governo regionale e linee guida
nazionali".
Il testo del nuovo articolo prevede che, in caso le Asl non
trasmettano al Dipartimento regionale Sanità gli atti di
recepimento degli strumenti di programmazione approvati,
scatterà formale diffida al direttore generale ad adempiere
entro 30 giorni. Trascorsi ulteriori 30 giorni si procederà a
nomina di un commissario ad acta e contestuale avvio della
procedura di revoca dall'incarico del direttore generale.
"Ritengo - dice Verì - sia una disposizione di buon senso, che
ci permetterà di far viaggiare il sistema sanitario regionale
alla stessa velocità in tutte le province, garantendo gli stessi
livelli di assistenza ai concittadini".
Nel frattempo, il 2023 si apre con la prima riunione
dell'anno del Tavolo di coordinamento Regione-Asl (istituito da
Verì con delibera di Giunta del 2020 e del quale fanno parte
direttori generali, sanitari e amministrativi di tutte le Asl)
chiamato a discutere temi centrali per i prossimi mesi: attività
legate al Pnrr, governo delle liste d'attesa, senza trascurare
criticità, come la situazione dei pronto soccorso e la carenza
di personale medico, ospedaliero e territoriale.
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