(ANSA) - PESCARA, 07 LUG - In Abruzzo, nei primi cinque mesi
del 2022, gli infortuni sul lavoro sono aumentati del 66%
rispetto allo stesso periodo 2021. Un dato peggiore rispetto a
quello nazionale dove la crescita è stata del 48%, la regione è
al terzo posto in Italia, superata solo da Campania e Liguria.
Si apprende da una nota di Cgil Abruzzo-Molise. "Numeri che
confermano tutte le nostre preoccupazioni denunciate nei mesi
scorsi, ma che sembrano essere cadute nel vuoto". Nel periodo
gennaio-maggio 2022 sono stati 7.628 gli infortuni, 3.046 più
del 2021; 2.333 in provincia di Chieti (+56%), 1.411 a L'Aquila
(+45%), 1.567 a Pescara con una crescita del 55%. Chiude la
provincia di Teramo che con 1.208 infortuni raddoppia il dato
2021, attestandosi, con +109%, tra le province italiane in cui
più alto è stato l'aumento percentuale. "Aumento - osserva la
Cgil - causato in particolare da scelte organizzative volte ad
affrettare i tempi di lavorazione sia per ragioni di offerta
commerciale sia per 'corsa al bonus'. Non è un caso che, se si
escludono gli infortuni Covid, ad essere più colpiti sono i
settori trasporto e magazzinaggio (794 infortuni) e quello delle
costruzioni (367). A ciò si somma la sempre più elevata
precarizzazione (ogni 10 nuovi contratti, 8 sono precari e di
questi 3 di durata inferiore a un mese). Una condizione che
espone maggiormente al rischio infortuni". Per il sindacato è
"non più rinviabile un intervento energico e risolutivo che
metta la sicurezza sul lavoro al centro di azioni preventive e
di controllo".
"Le aziende devono investire in sicurezza, assumendosi la
responsabilità delle scelte e dell'esposizione ai rischi. La
cultura della sicurezza deve diventare una costante nella
formazione, a partire dai percorsi scolastici e gli enti
preposti ai controlli devono essere messi in condizione di
operare realmente, aumentando le somme a disposizione per
evitare che arrivino sempre e solo troppo tardi. Il lavoro,
sicuro, stabile e retribuito in maniera adeguata deve essere lo
strumento di crescita di un Paese e di una Regione, in cui va
invertita la tendenza che continua a scaricare su lavoratrici e
lavoratori i costi sociali di scelte che non vengono fatte".
(ANSA).
Lavoro, Cgil, in Abruzzo infortuni aumentati del 66%
Al 3/o posto per incremento, superata da Campania e Liguria
