Regione Abruzzo e la Asl di Teramo
hanno avviato un progetto relativo al disagio causato dalle
nuove dinamiche in seno alla famiglie legate agli effetti della
pandemia, in particolare con divorzi o separazioni: la fase
attuativa cade dopo che la Giunta regionale ha dato il via
libera alla sottoscrizione di protocollo d'intesa che regola e
definisce il progetto. "Più specificamente - spiega l'assessore
regionale alle Politiche sociali Pietro Quaresimale - si tratta
di un progetto di mediazione famigliare che vuole mettere a
disposizione dei nuclei familiari forme di sostegno mediante
l'accesso gratuito a servizi e prestazioni presso i consultori.
L'iniziativa s'inserisce nell'ambito di un nucleo di progetti
che si stanno promuovendo per mitigare gli effetti sociali e
relazionali dopo 18 mesi di pandemia e di emergenza sanitaria".
La mediazione familiare che dovranno portare avanti i consultori
si esplicita nella ricostruzione delle relazioni familiari a
seguito di divorzio o separazione, per ridurre al minimo gli
effetti del rapporto distruttivo tra i genitori.
"Ci muoviamo su un terreno molto delicato e difficile - ha
aggiunto l'assessore - ma ci è sembrato importante dare un
segnale di vicinanza prevedendo all'interno del Fondo Sviluppo e
Coesione un progetto in grado di mitigare le condizioni di
disagio sociale in contesti familiari difficili e segnati dai
rapporti tra gli adulti. In questo senso, la Asl di Teramo sarà
il soggetto tecnico, mediante i consultori, che metterà in atto
le misure previste. Come Regione abbiamo predisposto per il
progetto un finanziamento di 35 mila euro. Un ringraziamento va
al consigliere regionale Simona Cardinali per aver supportato e
dato impulso all'iniziativa con enorme sensibilità" conclude
Quaresimale.
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