In Abruzzo più della metà
dell'acqua potabile si perde nelle reti, al punto che è la
regione italiana con la più alta percentuale di perdite idriche
nel sistema di distribuzione. Tre province su quattro sono tra
le peggiori in Italia per i livelli di dispersione idrica:
Chieti, L'Aquila e Pescara, rispettivamente al terzo, quarto e
decimo posto della classifica nazionale. E' quanto emerge da
un'indagine del centro studi di Confartigianato Chieti L'Aquila,
che ha analizzato dati Istat, mentre l'emergenza idrica estiva
fa sentire i suoi pesantissimi effetti.
Sono decenni che associazioni ed enti di varia natura
segnalano numeri analoghi agli attuali: trent'anni fa, nel 1991,
ad esempio, il Wwf lanciò l'allarme per perdite idriche del
tutto simili a quelle registrate oggi. Dall'analisi di
Confartigianato - gli ultimi dati disponibili sono del 2018 - in
Abruzzo le perdite idriche nelle reti comunali di distribuzione
dell'acqua sono pari al 55,6%: media nazionale 42%. Il
parametro, tra l'altro, è peggiorato nel corso del tempo: nel
2015 era al 47,9% e nel 2012 al 42,3%.
A livello territoriale, il valore peggiore è della provincia
di Chieti: con il 65,6% di perdite idriche in rapporto al volume
di acqua immesso in rete, è al terzo posto tra le province
italiane con il dato più alto. Segue l'Aquilano, al quarto posto
con il 62,3%. Poi, in decima posizione, c'è il Pescarese, con il
55%. Si salva solo la provincia di Teramo, che è tra le quindici
migliori, con il 27,3%.
"In Abruzzo, in questo momento - afferma il direttore
generale di Confartigianato Chieti L'Aquila, Daniele Giangiulli
- l'acqua manca dappertutto, anche nei capoluoghi, a partire da
Chieti, con disagi e danni per i cittadini e per il tessuto
economico e produttivo. I dati parlano chiaro: ci troviamo di
fronti a reti colabrodo. I numeri fotografano l'inadeguatezza
del sistema idrico abruzzese, che di efficiente ha ben poco,
nonostante i costi alti sostenuti dagli utenti. I cittadini
abruzzesi meritano un servizio di qualità. Le imprese abruzzesi,
già in grandissima difficoltà a causa della pandemia, non
possono permettersi di subire anche i gravi disagi dovuti
all'assenza di acqua".
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