A Fano Adriano (Teramo) le serata
che celebra la vita del direttore di "Famiglia Cristiana" Don
Giuseppe Zilli e annuncia il premio giornalistico a lui
intitolato nella meravigliosa cornice dell'Eremo
dell'Annunziata, sabato 7 agosto ore 21.15. La giornata dedicata
a Zilli è stata presentata stamattina a Teramo. "Ho conosciuto
Don Zilli", dice il sindaco di Fano Adriano Luigi Servi "il suo
ritorno in paese era sempre salutato gioiosamente. Ritengo che
celebrare la sua figura sia il giusto riconoscimento a chi ha
dato tanto in termini di lustro al suo territorio, raggiungendo
traguardi eccezionali". "La figura di Don Giuseppe Zilli mi ha
conquistata pe la sua libertà e apertura di pensiero" ha detto
il presidente della Fondazione Tercas Tiziana Di Sante, ente
promotore del Premio giornalistico, "una visione lungimirante e
illuminata" "Sarà un racconto a più voci" dice Gianfranco
Manetta regista della serata "interverranno ospiti insigni come
don Antonio Rizzolo direttore di Famiglia Cristiana, il Vescovo
della diocesi di Teramo-Atri Lorenzo Leuzzi, Carlo Bertotti di
Fano Adriano che ne racconterà gli anni nel paese, don Stefano
Stimamiglio dell'associazione Don Giuseppe Zilli per la
famiglia. Durante la serata l'attrice Vanessa Gravina,
accompagnata dal maestro Arturo Valiante al pianoforte, leggerà
alcuni brani tratti dal volume di Zilli "La Parrocchia di
Carta", che faranno da intercalare alle testimonianze degli
ospiti come i due Cinegiornali storici dell'Istituto Luce. La
serata si chiuderà con la presentazione del Premio "Giuseppe
Zilli per il giornalismo" fissato per il 2022 "Il Premio" spiega
Simone Gambacorta che ne è il direttore "prende ispirazione da
Zilli simbolo ed esempio di un giornalismo colto, responsabile e
deontologicamente rigoroso". Il Premio sarà riconosciuto
dall'Ordina dei Giornalisti "Zilli è riuscito in quello che oggi
sembra un sogno con 2 milioni di copie vendute" dichiara Stefano
Pallotta presidente OdG Abruzzo "ha fatto di Famiglia Cristiana
un giornale veramente rivolto a tutti grazie ad una apertura
mentale per l'epoca impensabile. La sua celebrazione come
giornalista è importante perché è paradigma di riferimento per
il giornalismo e la sua evoluzione"
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