"Questa situazione - si
legge nella relazione - deve far riflettere sul tempo che sarà
ancora necessario per avere la bonifica di tutte quelle aree e
sugli organici a disposizione di Polizia provinciale di Pescara.
Il forte ritardo nella caratterizzazione delle aree,
nell'individuazione del soggetto inquinatore e nelle misure di
prevenzione o messa in sicurezza, espone l'ambiente ancora
all'inquinamento, ritarda una fotografia adeguata del complesso
del sito d'interessa nazionale e preclude una quantificazione
della somma necessaria per la bonifica dell'intero Sin".
Nella relazione si affronta anche la mancata bonifica,
"ordinata" alla Edison dalle risultanze dei lungi processi, e si
sottolinea che nessuna certezza, scritta nera su bianco, che
siano ancora a disposizione della Regione Abruzzo i 50 milioni
stanziati nel 2011 su iniziativa dell'allora sottosegretario
all'Economia con delega al Cipe e alla ricostruzione post
terremoto dell'Aquila, l'abruzzese Giovanni Legnini, del Pd,
diventato poi vice presidente del Csm e consigliere regionale
abruzzese e come tale primo presidente della commissione di
inchiesta su Bussi. Ora Legnini è commissario per la
ricostruzione del sisma del centro Italia, carica che ha assunto
dopo essersi dimesso dal Consiglio regionale. I fondi con i
quali l'allora commissario, il compianto Adriano Goio, aveva
bandito una gara e affidato il complesso e importante compito,
erano stato revocati lo scorso anno dall'ex ministro
dell'Ambiente Sergio Costa, del M5S, somma ripristinata poi dal
Tar.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA