Stato di agitazione del Sinappe
(Sindacato Nazionale Autonomo Polizia Penitenziaria) che questa
mattina ha effettuato un sit-in dinanzi alla casa circondariale
San Donato di Pescara per denunciare i casi Covid all'interno
del carcere e la carenza di organico che accomuna diverse case
circondariali abruzzesi.
Come ha spiegato il vice segretario regionale Alessandro
Luciani "nei giorni scorsi la casa circondariale è stata
investita da una vera emergenza Covid ed attualmente c'è un
focolaio con 15 detenuti e inizialmente non tutti avevano i
dispositivi di protezione ed eravamo preoccupati anche per il
personale. Ora l'Amministrazione ha ottemperato alle nostre
richieste, acquistato un termoscanner e la situazione si è
stabilizzata. La Asl si è prodigata facendo i vaccini al
personale e ai detenuti. La criticità che resta qui a Pescara è
la grandissima carenza di personale. Gli agenti sono stressati e
ha difficoltà ad andare avanti considerando anche delle
aggressioni che ci sono state, considerando che c'è un reparto
psichiatrico con diversi detenuti con problemi psichiatrici. Per
questo diciamo basta perché lavorare così è difficile per cui
chiediamo di provvedere a questa mancanza di personale Teramo,
Vasto, Lanciano, Sulmona un po' tutto l'Abruzzo e per questo
continueremo con questi sit-in davanti a tutte le case
circondariali abruzzesi".
Nel carcere di Pescara - sostiene il Sinappe - a fronte di
una presenza che dovrebbe essere di 166 agenti, ce ne sono 114,
di cui 15 donne.
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