"L'obiettivo di questo incontro è
quello di ridefinire e ricucire, attraverso un patto
istituzionale, il rapporto tra la banca, il territorio e le sue
istituzuioni, con l'obiettivo di costruire una prospettiva per
il nuovo corso della banca ma anche e soprattutto per la tutela
del nostro territorio". Così il sindaco di Teramo Gianguido
D'Alberto prima dell'avvio del tavolo interistituzuionale con i
vertici della Popolare di Bari, alla quale partecipano, alcuni
in presenza e altri collegati on line, i rappresentanti
istituzionali ed economici del territorio
comunale, provinciale e regionale, i presidenti delle
commissioni finanze dei due rami del Parlamento, il
rappresentante territoriale di Banca d'Italia e la struttura
commissariale. "Sicuramente ci sarà una fase di
razionalzizazione - ha continauto il sindaco - che non può però
solo essere affrontata in un'ottica meramente numerica e sul
piano economico e finanziario ma che deve avere una prospettiva
che guardi ai prossimi anni". Una prospettiva in cui l'Abruzzo,
per il primo cittadino, deve giocare un ruolo fondamentale. "In
questo momento storico abbiamo tantissime opportunità per il
territorio e quindi anche per la banca - ha continuato D'Alberto
- pensiamo alla ricostruzione, che finalmente dopo il grande
lavoro del commissario Legnini è partita, al contratto
istitizonale di sviluppo per il cratere, al contratto di
sviluppo per l'Abruzzo. Ci sono tante occasioni e opportunità
rispetto alle quali un banca che continua ad avere oggi, grazie
allo spirito Tercas-Caripe, alla fidelizzazione e al numero di
filiali, il 24 per cento della quota di mercato all'interno del
nostro territorio non può pensare di indebolire la sua presenza.
Non lo consntieremo e chiederemo che, laddove dovesse esserci
l'uscita da alcuni territori, non si chiudano i presidi ma si
metta in modo un'azione che favorisca la successione perchè
oltre alla tutela occupazionale è fondamentale avere degli
interlocutori bancari e creditizi".
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