"È scomparso ieri a Sulmona,
Ubaldo Grossi, con lui si perde un altro testimone della guerra
di Liberazione, un protagonista della lotta per riscatto
italiano dal nazi-fascismo, che aveva vissuto appieno l'epopea
maiellina passando da Roma all'Abruzzo, dalle Marche alla
Romagna, fino alla riconquista della Libertà simboleggiata dalla
vittoriosa presa di Bologna il 21 aprile 1945" Lo fa sapere il
Presidente della Fondazione Brigata Maiella, Nicola Mattoscio,
congiuntamente a tutti gli organi della Fondazione e i
rappresentanti dell'Associazione degli ex Combattenti di
Sulmona.
Ubaldo Grossi era nato a Isernia e avrebbe compiuto 98 anni
il 21 febbraio prossimo.
Era stato un soldato nel Regio esercito, reduce degli
scontri per la difesa della capitale a Porta San Paolo. Dopo
quell'ultimo disperato tentativo, con un viaggio difficile,
affrontato interamente a piedi, era rientrato a Sulmona. Vivendo
alla macchia, nel corso dell'autunno e dell'inverno del 1944,
aveva aderito alle bande di ribelli operanti nella valle del
Sagittario. Fu perciò tra i primissimi, all'arrivo della Banda
della Maiella a Sulmona, ad arruolarsi per continuare a
combattere contro i nazi-fascisti.
Raggiunto il Gruppo a Recanati, entrò nella Compagnia pesante,
dove seppe distinguersi per il fare onesto, disciplinato e
coraggioso. Carrista, moltiplicò gli sforzi per la
movimentazione del materiale bellico, rimanendo coinvolto in un
incidente che lo vide rovesciarsi con il proprio mezzo cingolato
in una scarpata. Nel Gruppo acquisì il grado di Sergente
Maggiore. Al termine della guerra avrebbe proseguito per un
breve tempo la carriera militare prestando servizio nella
brigata carristi della 228° Divisione di Fanteria.
Nel dopoguerra, a conferma di un animo nobile, sostanzialmente
avulso alla violenza, seppe reinventarsi come floricoltore.
I funerali si terranno domani nella Cattedrale di San Panfilo a
Sulmona alle ore 15.00.
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