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Esplosione Fabbrica: Acerbo, verifiche su Direttiva Seveso

Esplosione Fabbrica

Esplosione Fabbrica: Acerbo, verifiche su Direttiva Seveso

Segretario Prc, prevenzione incidenti sottovalutata in Abruzzo

PESCARA, 22 dicembre 2020, 17:17

Redazione ANSA

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"La tragedia di ieri alla Sabino Esplodenti di Casalbordino, costata la vita a tre operai, è l'ennesimo incidente in Abruzzo in un impianto a rischio di incidente rilevante, la cosiddetta Direttiva Seveso, sottoposto, almeno sulla carta, a regole stringenti su prevenzione e gestione degli incidenti. Questi incidenti non devono accadere".
    Così in una nota il segretario di Rifondazione Comunista Maurizio Acerbo, esprimendo solidarietà e cordoglio alle famiglie delle vittime. E sottolineando che "Sabino Esplodenti non è una fabbrica di fuochi d'artificio. Fin dal 1994, con un'interrogazione parlamentare di Totò Saia, come Rifondazione Comunista cercammo di segnalarne il ruolo nel campo degli esplosivi".
    "In Abruzzo negli anni sono emerse gravissime falle nell'applicazione della Direttiva Seveso e delle norme italiane di recepimento (in ultimo il D.lgs.105/2015)" scrive Acerbo, Direttiva che, ricorda, "si basa su tre documenti fondamentali.
    Il rapporto di sicurezza, che descrive impianto, sostanze utilizzate ed evidenzia i possibili scenari di rischio, dal quale "derivano il Piano di Emergenza Interno, destinato ai lavoratori, e il Piano di Emergenza Esterno, redatto dalla Prefettura e rivolto alla popolazione".
    "Mi chiedo - dice Acerbo - se il Rapporto di Sicurezza per la Sabino Esplodenti esiste ed è stato approvato? Se sì, è aggiornato almeno ogni 5 anni?". E ancora, "Il Piano di Emergenza Interno per la Sabino Esplodenti esiste ed è stato approvato? Se sì, è aggiornato secondo la tempistica dettata dal D.Lgs.105/2015, cioè ogni 3 anni? È stato aggiornato previa consultazione del personale che lavora nello stabilimento, compreso il personale di imprese subappaltatrici a lungo termine, a intervalli appropriati, e, comunque, non superiori a tre anni?".
    "Spero che l'inchiesta della Procura di Vasto - conclude il segretario di Rifondazione - faccia luce su tutte le questioni che direttamente o indirettamente possono aver giocato un ruolo sulla vicenda e spero che tutto sia in regola. In generale, ritengo che in Abruzzo la questione della direttiva Seveso sulla prevenzione degli incidenti sia assolutamente sottovalutata da parte di prefetture, comuni e altri organi della pubblica amministrazione, quando vi dovrebbe essere non solo un'applicazione ferrea di obblighi e tempistiche, ma anche una gestione pro-attiva del rischio assieme a cittadini e lavoratori".
   

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