"La circolazione del virus è
altissima, soprattutto all'Aquila e ad Avezzano, è come a Milano
e in Lombardia, e questo causa una forte pressione sugli
ospedali con il sistema, messo a durissima prova". Così il
primario del reparto di Malattie infettive dell'ospedale San
Salvatore dell'Aquila, Alessandro Grimaldi, nel fare il punto
sull'emergenza in atto nella provincia aquilana interessata da
settimane da un'impennata di contagi che hanno messo in
ginocchio il sistema sanitario, con una drammatica carenza di
posti letto e di personale. "E la crescita è progressiva. Un
grande vantaggio, rispetto alla Lombardia nella prima fase, è
che conosciamo meglio la malattia e siamo anche meglio
organizzati. Come si affronta il problema? Facendo tantissimi
tamponi - continua Grimaldi - tracciando persone e circolando
poco, e avviando subito le cure per coloro che sono positivi
sintomatici. La zona rossa deve ancora dare i suoi frutti,
stiamo vedendo una crescita progressiva dell'Rt che fino alla
seconda metà di ottobre è stata esponenziale. Speriamo che tra
due, tre settimane possano arrivare i risultati delle chiusure.
Invito a stare a casa e a uscire solo in caso di necessità
improrogabile".
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