Circa 80mila tamponi esaminati dal
16 marzo ad oggi, di cui 60 mila lavorati e refertati per le Asl
abruzzesi. Sono solo alcuni dei numeri dell'attività svolta
dall'istituto zooprofilattico Caporale durante l'emergenza Covid
e snocciolati dal direttore generale dell'ente Nicola D'Alterio.
"Siamo stati autorizzati il 13 marzo e abbiamo cominciato a fare
i tamponi il 16 - ha spiegato D'Alterio - Dopo un paio di
settimane di rodaggio siamo arrivati, nel periodo più caldo, ad
esaminarne anche duemila al giorno. Abbiamo fatto, direi, un
ottimo lavoro, perché oltre l'80 per cento dei tamponi refertati
a Teramo sono stati lavorati nel giro di 24 ore, più del 15 per
cento in due giorni e raramente andati oltre le 48 ore".
Dopo un primo periodo, oltre a lavorare per le Asl abruzzesi lo
Zooprofilattico ha inoltre iniziato ad esaminare tamponi anche
per altre realtà. "Quando ci siamo accorti che potevamo prestare
servizio anche per altri soggetti - ha continuato D'Alterio -
abbiamo eseguito circa 6 mila tamponi per la Asl di Bergamo e
per il cratere delle ricostruzione per enti convenzionati come
l'Ance e la Cna". Una capacità, quella di esaminare tamponi, che
in futuro potrà addirittura decuplicare. E questo grazie alla
nuova cosiddetta unità stagna che sarà realizzata col primo
lotto della nuova sede a Colleatterrato. "Si tratta di un grande
laboratorio di sicurezza di livello 3 - ha detto D'Alterio -
dove si possono sperimentare e lavorare virus e batteri
pericolosi". Una struttura che, nel caso in cui si dovesse
ripresentare una crisi come quella del Covid, consentirebbe
all'Izsam di avere una capacità di analisi decuplicata. "Si
potranno fare fino a 20mila tamponi al giorno - ha sottolineato
il direttore amministrativo dell'ente Lucio Ambrosj -
diventeremo un centro di riferimento nazionale e non più
regionale".
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