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La Spagnola del 1918 'Qui si muore a decine come pulcini'

La Spagnola del 1918 'Qui si muore a decine come pulcini'

Lettera trovata da Sovintendenza, Florindo scrive da Teramo

PESCARA, 13 maggio 2020, 18:31

Redazione ANSA

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" Si muore a decine come pulcini, senza le cure necessarie, gli ospedali sono ricolmi di malati e non ne resta uno salvo". Lo si legge in una lettera datata 29 settembre 1918 che racconta l'influenza spagnola a Teramo e che è stata rinvenuta ed è consultabile su You tube grazie all' iniziativa della Soprintendenza archivistica e bibliografica di Abruzzo e Molise. Si deve a Fiorindo -paziente dell' Ospedale psichiatrico Sant'Antonio Abate di Teramo- se oggi possiamo apprendere dettagli di quei giorni in cui la febbre spagnola non perdonava mietendo vittime anche in Abruzzo.
    L'influenza spagnola degli anni 1918-19 fu la più grande pandemia del XX secolo. Si ritiene che oltre 200 milioni di persone siano state colpite dalla malattia in tutto il mondo e che il numero dei morti sia stato superiore ai 10 milioni anche se alcuni dati riferiscono di quasi 50 milioni di morti. In Italia si manifestò in tre ondate e trovo' spesso impreparate le strutture ospedaliere L'autore della lettera sottolinea poi la mancanza del personale, il modo poco dignitoso di quelle morti e lascia un testamento nel caso in cui dovesse incorrere anche lui in quella fine miserabile.
    "Manca il personale - prosegue Florindo nella lettera - e manca tutto" . Quattrocentomilafurono i decessi in Italia per la Spagnola e anche l'Abruzzo pago' il suo tributo.
    Se si considera la situazione di Teramo già solo dalle cartelle cliniche del manicomio nel settembre del 1918 si contano cinquantasette morti da polmoniti d'influenza - 23 donne e 34 uomini -. Un numero decisamente superiore a quello degli anni precedenti e successivi.
    Oggi per la prima volta sarà possibile rileggere, ma anche ascoltare con la voce di Edoardo Olindo il racconto di Florindo grazie al video pubblicato sul canale YouTube del Mibact (https://youtu.be/YPy_-EF_ins) dove si potranno anche rivedere le immagini dell'Ospedale psichiatrico Sant'Antonio Abate di Teramo e della Biblioteca provinciale Melchiorre Delfico di Teramo.
   

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