''Con tutto rispetto per Scampia,
che prendo solo ad esempio 'mediatico' e non reale, ripeto che
Pescara non è Scampia: a Rancitelli c'è una situazione difficile
specie in alcuni palazzi, ma non posso non notare che ci sono
forze, anche televisive, che nei mesi hanno fatto del
sensazionalismo, e che alcuni hanno fatto della sicurezza
l'argomento centrale alimentando la 'società della paura'''. E'
l'opinione dell'ex sindaco di Pescara Marco Alessandrini che
interviene sulle nuove operazioni antidroga a Rancitelli.
''Anche se ho visto le vele spiegate sulla paura penso che
Pescara sia come la stragrande maggioranza delle altre città -
insiste l'ex sindaco - e che la gente alla fine non abbia
l'anello al naso. Mi ricordo che una volta venne a Pescara l'ex
ministro Minniti, il quale disse 'non è utile dire che le
statistiche sulla criminalità siano in calo'. E io pensai subito
di essere... fottuto. Perchè invece ho sempre praticato il
linguaggio della verità''.
Ma Alessandrini risponde indirettamente anche all'attuale
maggioranza: ''Chi ha vissuto la macchina amministrativa sa che
è elefantiaca e ci vogliono anni per portare dei risultati -
spiega - avevamo vinto un bando del ministero dell'Interno,
mettendo a disposizione euro 500.000 cui il ministero ha
aggiunto un ulteriore milione; soldi progettati dalla precedente
maggioranza e che arriveranno per eredità e continuità
amministrativa alla nuova che ne raccoglierà i frutti. Noi a
nostra volta dalla precedente amministrazione abbiamo ereditato
68 mln di debiti''.
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