"Qui a Chieti noi facciamo così: mi
piace parlare di un modello Chieti per il rafforzamento e la
sensibilizzazione nel ricordo delle vittime delle mafie". Lo ha
detto stamane il prefetto di Chieti, Giacomo Barbato,
presentando l'edizione 2019 del premio Paolo Borsellino. Il tema
di quest'anno è stato "Gli uomini passano, le idee restano e
camminano su altre gambe". Il premio quest'anno è stato
attribuito a Giovanni Russo, procuratore aggiunto della
Direzione Nazionale Antimafia e ad Alberto Benedetti consigliere
del Csm. "Il modello Chieti di cui parla il prefetto - ha detto
Russo - è simbolo di tutte le scuole di Italia che ricordano la
lotta alle mafie. Sono emozionato - ha continuato Russo - di
ricevere questo premio perché ho vissuto da vicino quella che è
stata la lotta alla mafia condotta da un amico di Paolo
Borsellino che era il giudice Falcone". Presidente pro tempore
del premio Borsellino quest'anno è stato il teatino Luigi
Savina, vice direttore generale della Pubblica Sicurezza.
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