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Terme Caramanico: Febbo, società ha assicurato riapertura

Terme Caramanico

Terme Caramanico: Febbo, società ha assicurato riapertura

'Vigileremo perché ciò avvenga prima del 15. Istituito tavolo'

PESCARA, 25 giugno 2019, 15:52

Redazione ANSA

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A luglio riapriranno le Terme di Caramanico. Lo ha comunicato il titolare della società che gestisce l'impianto termale della Majella, Franco Masci, all'assessore alle Attività produttive della Regione Abruzzo, Mauro Febbo, durante una riunione convocata dall'assessore nella sede della Regione a Pescara in via Passolanciano. "Va bene l'annuncio della riapertura, ma deve avvenire entro il 15 luglio - ha detto Febbo a Masci - Per noi è importante che la stagione estiva non subisca altri ritardi perché ciò incide sull'immagine turistica dell'Abruzzo e sul destino di centinaia di lavoratori". Il passaggio pubblico voluto dall'assessore, che così ha accolto le richieste di sindacati e lavoratori, ha permesso di chiarire la posizione della società che "a questo punto deve dar seguito a quanto affermato oggi. Noi vigileremo perché questa riapertura avvenga nel più breve tempo possibile".
    In avvio dell'incontro, al quale oltre ai sindacati e lavoratori ha preso parte il sindaco di Caramanico, Luigi De Acetis, l'assessore Febbo ha illustrato la posizione della Regione. "Abbiamo ritenuto opportuno intervenire in questa vicenda - ha spiegato Febbo - perché vogliamo tutelare, in quanto ente pubblico, l'immagine dell'Abruzzo e l'interesse di centinaia di lavoratori coinvolti, ma è chiaro che qualunque confronto con il gestore deve partire da due condizioni necessarie: revocare la liquidazione volontaria richiesta e regolarizzare la posizione contributiva della società. Solo così gli uffici regionali potranno perfezionare la concessione in modo da rispettare i dettami di legge. Da lì può partire un confronto con la società anche se è bene chiarire subito che l'ente pubblico non fa regalie di nessun genere". Richiesta anche dai rappresentanti sindacali, la riunione di oggi ha dato il via libera all'istituzione di un tavolo permanente, che peraltro Febbo ha riconvocato per il 10 luglio, sullo stato della vertenza Terme, valutato e salutato positivamente dai sindacati e lavoratori presenti che hanno dato atto all'assessore "di aver avuto la capacità di leggere la gravità della situazione e di intervenire immediatamente".
    Passata l'emergenza di Caramanico, il termalismo è destinato a subire "profondi cambiamenti - ha annunciato l'assessore - che chiameranno in causa i settori turismo, sanità e sviluppo economico in un disegno strategico, in modo da far entrare il termalismo nel Piano triennale del turismo".
   

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