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Norma Abruzzo: Pettinari (M5s), è tragedia, Regione fallita

Norma Abruzzo

Norma Abruzzo: Pettinari (M5s), è tragedia, Regione fallita

Disavanzo oggi raggiunto un miliardo, nulla da gioire

PESCARA, 18 ottobre 2017, 17:31

Redazione ANSA

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"Non c'è nulla da gioire, è un risultato tragico. Significa semplicemente che il disavanzo della Regione, che D'Alfonso chiama erroneamente debito, verrà spalmato sui prossimi 20 anni".
    Così Domenico Pettinari, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, commenta le dichiarazioni del presidente della Regione, Luciano D'Alfonso e dell'assessore al Bilancio, Silvio Paolucci, che hanno definito "un giorno storico" l'inserimento della cosiddetta norma Abruzzo nella legge di bilancio dello Stato. Una norma che consentirà alla Regione di fronteggiare il debito ereditato al 31 dicembre 2014, in 20 esercizi successivi, rispetto al debito cristallizzato dall'apposita delibera della giunta regionale. "E' una decisione scontata, già assunta dal Governo per altre Regioni - prosegue Pettinari - La realtà, invece, è che quel disavanzo, fotografato soltanto fino al 2014, oggi ha quasi raggiunto quota un miliardo di euro. Ciò significa che la Regione è tecnicamente fallita e che per il prossimo ventennio, ogni anno, l'Abruzzo dovrà versare una quota di 50 milioni di euro - nota il consigliere pentastellato - Sono tutti debiti che ricadranno sulle teste dei più giovani e anche dei nuovi nati, e che si tradurranno necessariamente in tagli ai servizi essenziali, ovvero trasporti, sociale e sanità".
    Pettinari afferma che "un presidente serio dovrebbe presentarsi davanti ai cittadini e spiegare come stanno le cose, ammettendo che siamo messi male, che non sarà possibile effettuare investimenti per molto tempo e che si procederà a tagliare gli sprechi. Perchè proprio gli sprechi rappresentano la vera emorragia di danaro pubblico - conclude il consigliere regionale - Per non parlare della corruzione, che come dimostrano i dati in Abruzzo ha raggiunto livelli tra i più elevati d'Italia".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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