La storia del cristianesimo ha
moltissimi punti di riferimento in Turchia. E' in una cittadina
del Sud-est del Paese, Antiochia, che per la prima volta i
discepoli di Cristo furono chiamati appunto "cristiani", come si
legge negli Atti degli Apostoli. Ma la Turchia è anche il Paese
di San Paolo, il primo apostolo delle genti che da qui partì per
le sue missioni. E poi i momenti più importanti dei primi passi
del cristianesimo come il Concilio di Nicea del quale nel 2025
si celebreranno i 1700 anni.
E' da qui dunque che riparte un nuovo turismo religioso.
L'Opera Romana Pellegrinaggi, il più grande operatore di viaggi
di fede, offrirà il prossimo anno una serie di itinerari che
toccheranno alcuni luoghi fondamentali per i cristiani. Una
scommessa importante, questa, anche per il settore turismo della
Turchia.
"La Türkiye occupa un posto molto importante per tutte le
religioni, da quelle antiche fino ad oggi, con i suoi templi, le
sue sinagoghe, le chiese e chiaramente le moschee. Per questo -
spiega RÕza Haluk SÖNER, Consigliere per la Cultura e il Turismo
dell'Ambasciata di Türkiye in Italia - per il cristianesimo
questi sono luoghi importanti". Pensiamo alla chiesa di San
Pietro ad Antiochia, dove furono celebrate le messe dal primo
Papa della storia, o la tomba dell'apostolo Filippo, a
Hierapolis. C'è la chiesa di Laodicea, nominata anche
nell'Apocalisse e situata a Eskihisar, e Tarso dove un pozzo e i
resti di un'antica casa ricordano le origini di Saulo, colui che
divenne una delle colonne dell'evangelizzazione: San Paolo.
"Sono tutti monumenti e luoghi cristiani importantissimi - dice
ancora il responsabile del Turismo della Türkiye in Italia - e
noi crediamo fortemente che possa essere un settore in crescita.
Non solo dunque la Türkiye classica, con il sole, il mare ma
anche proposte che possano attirare i pellegrinaggi legati alle
varie religioni". Una operazione legata non solo al turismo ma
anche al "dialogo e all'amicizia". "Il più grande poeta Sufi,
Jalal al-Din Rumi, diceva sempre: vieni, non è importante chi
sei o a quale religione appartieni, vieni da noi. E noi seguiamo
la sua parola".
L'amministratore delegato dell'Opera Romana Pellegrinaggi,
monsignor Remo Chiavarini, conferma che ci sono le condizioni
per proporre pellegrinaggi in questa terra. "La Turchia da
sempre ha delle potenzialità infinite, è snodo fondamentale
della storia. Ma soprattutto per la Chiesa la Turchia è 'terra
santa', per le memorie antiche ma anche per quanto si vive oggi.
Anche se è una Chiesa molto piccola, quella in Turchia, è il
ponte, il raccordo con l'Islam che sarà anche la sfida del
futuro. Qui si può avere una visione da un punto privilegiato".
A partire da dopo Pasqua 2023 verranno dunque offerti diversi
itinerari, dai passi di San Paolo alle chiese dell'Apocalisse,
da Smirne ed Efeso alla Cappadocia. "Siamo poi alla vigilia
dell'anniversario del Concilio di Nicea, il primo grande
concilio ecumenico che verrà celebrato nel 2025. C'è dunque una
molteplicità di motivi per proporre pellegrinaggi in questa
terra".
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