Riscoprire l'importanza
della "democrazia partecipativa" e la necessità di "una politica
con la P maiuscola". Deve essere anche questo l'impegno di un
cristiano, secondo quanto sottolineato dal presidente di Azione
Cattolica, Giuseppe Notarstefano, nel suo intervento all'evento
dell'associazione in corso a Piazza San Pietro con il Papa e al
quale partecipano, secondo una stima aggiornata degli
organizzatori, circa 80mila persone.
"Una visione di futuro chiede un grande lavoro quotidiano,
una tessitura di amicizie sociali, di cura e di accompagnamento
nella quotidianità che riconosce la preziosa pratica della
democrazia partecipativa nei territori; quel ricominciare dal
basso, proprio là dove la politica con la 'P' maiuscola soffre
e lascia territori sconfinati dove l'ingiustizia e la rabbia
sociale crescono. Riscopriamo il bene comune avendo cura
dell'altro, degli altri", ha detto il presidente di Ac.
"Vogliamo riconoscere che il primato della vita oggi rimette al
centro la sfida esigente della formazione di coscienze credenti,
di laici adulti capaci di abitare lo spazio pubblico - ha
aggiunto Notarstefano - sapendo che prendere posizione vuol dire
essere dalla parte degli scartati, dei più fragili e di tutti i
poveri".
Poi un pensiero ai paesi attraversati dalla guerra: "La gioia
di stare insieme è davvero grande, ma non possiamo non sentire
la sofferenza che attraversa la vita di tanti fratelli e sorelle
che oggi subiscono la distruzione e la devastazione di conflitti
che appaiono privi di una via di uscita alternativa ispirata al
bene di tutti".
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