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Paglia, sostenere cure palliative, anche se non si può guarire

Paglia, sostenere cure palliative, anche se non si può guarire

Il presidente della Pav ne parlerà negli Usa e in Canada

CITTÀ DEL VATICANO, 14 maggio 2024, 19:44

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

Il presidente della Pontificia Accademia per la vita, mons. Vincenzo Paglia, sarà in America dal 17 al 23 maggio, prima negli Stati Uniti, quindi a Toronto, in Canada, per partecipare a un simposio internazionale sul tema dell'accompagnamento nelle ultime fasi dell'esistenza.
    Lo riferisce l'Osservatore Romano.
    "Il prossimo viaggio che compio su invito della Conferenza episcopale locale, a proposito delle tematiche relative al fine vita e in particolare il tema delle cure palliative, rappresenta un momento particolare - sottolinea Paglia - proprio perché, in una cultura come quella occidentale, l'argomento deve acquisire una rilevanza che oggi ancora non ha. C'è il rischio di produrre legislazioni che in fondo vogliono escludere il problema attraverso leggi che sono rigide, che tendono a unificare casi diversissimi tra loro, leggi che possono somigliare un po' a un lavarsene le mani. Invece credo sia un aspetto che dobbiamo affrontare con grande attenzione con la vicinanza, con l'affetto, l'interesse, l'amore. Il dolore fisico può essere drammatico e noi dobbiamo combatterlo; e a mio avviso qui dovremmo esortare i governi a un approfondimento anche scientifico e di ricerca per queste cure che accompagnano il fine vita".
    Per Paglia anche le Chiese devono riscoprire "l'importanza dell'accompagnamento per una effettiva buona morte, che per noi credenti è passaggio alla vita con Gesù. Dovremmo aiutare anche tutte le altre religioni o gli uomini di buona volontà, perché in quel momento finale ognuno di noi ha bisogno di sentire fisicamente la vicinanza. A me pare importante che la riflessione non sia solamente 'eutanasia sì, eutanasia no': è troppo secco. Il problema è come accompagnare, come rendere questo passaggio il meno doloroso possibile e, nello stesso tempo, il meno disperato".
    "Riflettere sul fine vita - prosegue il Presidente della Pav - significa anzitutto capire questo: ma è davvero la fine della vita? La filosofia quantistica ci dice di no, perché comunque, semmai, restiamo energia. La Rivelazione cristiana ci dice che la morte è un passaggio non è la fine. Ritengo questa riflessione attorno alle cure palliative o al fine vita un tema enorme, che riguarda tutte le componenti della società, da quelle mediche a quelle scientifiche a quelle pedagogiche, a quelle umanistiche a quelle filosofiche a quelle teologiche a quelle psicologiche".
    Paglia insiste sulle cure palliative: "Anche quando non si può guarire, si può sempre curare, si deve sempre curare. E anche quando non abbiamo più mezzi per bloccare il cammino della morte, che arriva per tutti, c'è l'esserci. Non c'è più il fare, ma il tenersi per mano, c'è lo stare accanto per mostrare che l'amore è più forte del dolore della morte, che l'amicizia è più forte anche della morte che vuole rompere i legami".
   

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