"Troppo spesso la
solitudine è l'amara compagna della vita di noi, anziani e
nonni". Lo sottolinea il Papa nel Messaggio per la Giornata dei
nonni e degli anziani che sarà celebrata il 28 luglio. "Tante
volte, da vescovo di Buenos Aires, mi è capitato di visitare
case di riposo e di rendermi conto di quanto raramente quelle
persone ricevessero visite: alcune non vedevano i loro cari da
molti mesi", racconta il Papa.
La solitudine degli anziani ha tante cause: "in molti Paesi,
soprattutto i più poveri, gli anziani si ritrovano soli perché i
figli sono costretti a emigrare. Oppure, penso alle numerose
situazioni di conflitto: quanti anziani rimangono soli perché
gli uomini - giovani e adulti - sono chiamati a combattere e le
donne, soprattutto le mamme con bambini piccoli, lasciano il
Paese per dare sicurezza ai figli. Nelle città e nei villaggi
devastati dalla guerra rimangono tanti vecchi e anziani soli,
unici segni di vita in zone dove sembrano regnare l'abbandono e
la morte". Il Pontefice parla anche dei Paesi in cui "esiste una
falsa convinzione, molto radicata in alcune culture locali, che
genera ostilità nei confronti degli anziani, sospettati di fare
ricorso alla stregoneria per togliere energie vitali ai
giovani".
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