Il ruolo di Émile Chanoux è stato
"determinante per la 'causa valdostana', sia per il suo
intervento nella lotta di liberazione sia per il suo impegno in
favore della cultura valdostana, così come per la tutela e la
valorizzazione delle minoranze in un concetto di Europa
federalista delle Regioni". Così il presidente della Regione
Valle d'Aosta, Renzo Testolin, ricordando l'anniversario della
morte di Chanoux, avvenuta il 18 maggio del 1944.
Oggi a palazzo regionale si è svolto il convegno dal titolo
"Émile Chanoux 1906 - 1944: una vita, un pensiero, un'eredità",
il primo degli eventi in programma per l'occasione, nell'ambito
dell'80/o della Resistenza, della Liberazione e dell'Autonomia.
Ad introdurre l'appuntamento dedicato alla memoria del notaio
valdostano morto in carcere durante la Resistenza è stata la
rettrice dell'Università della Valle d'Aosta, Manuela Ceretta. A
seguire gli interventi dei docenti universitari Fabio Zucca,
Filippo Maria Giordano e Roberta Mira, che hanno profilato il
pensiero di Chanoux nel contesto storico e sociale in cui è
vissuto e ha militato, dalla sua coscienza politica autonomista
alla sua militanza antifascista.
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