La Romeo Menti di Allerona Scalo,
squadra che milita nel campionato di calcio umbro di Prima
categoria, e che porta il nome dell'ala destra del Grande
Torino, ricorda la tragedia di Superga, avvenuta il 4 maggio
1949, esattamente 75 anni fa. "Per noi è un impegno e un onore
- spiega all'ANSA il presidente della gruppo sportivo, Umberto
Mechelli - portare il nome del grande Romeo Menti. Nel nostro
dna c'è sempre stato quello spirito che contraddistingue i
Granata".
La Romeo Menti venne fondata nel 1958 da un gruppo di amici
del paese, sostenuto dall'allora parroco don Albino Ermini che
fu il primo presidente. "Il calcio per questa realtà -
sottolinea Mechelli - è stato sempre di fondamentale importanza.
Lo è soprattutto per i nostri ragazzi, per noi il settore
giovanile è centrale in tutto il progetto sportivo e sociale che
portiamo avanti nella nostra azione dirigenziale".
Nel ricordare il Grande Torino, il presidente racconta di
avere un sogno: "Sarebbe meraviglioso poter avviare una
collaborazione con il Torino calcio". "Noi siamo una minuscola
realtà e comprendo che la cosa sia quasi improbabile, ma sono
certo che condividiamo gli stessi valori e ideali - aggiunge
Mechelli - e poi vediamo nel presidente granata Urbano Cairo un
uomo mosso dalla grande passione sportiva, quella che mi
accompagna da oltre 20 anni alla guida della Romeo Menti".
"Cuore, grinta, educazione e quindi fair play ci appartengono
naturalmente e questo lo trasmettiamo immediatamente ai nuovi
calciatori che arrivano a giocare ad Allerona scalo", sottolinea
il presidente, che prima di assumere il vertice societario era
stato lo storico capitano della squadra. Nel pomeriggio di ieri,
prima della seduta di allenamento della prima squadra, in ottica
scontro play off per conquistare il campionato di Promozione,
molti dei dirigenti si sono proprio radunati presso l'impianto
sportivo per ricordare quanto accadde sulla collina di Superga,
tra cui Marcello Tomassini, che era stato uno dei fondatori
della Romeo Menti. Tra i presenti anche l'attuale sacerdote del
paese don Zefiro Tordi che ha voluto assicurare una preghiera
alla leggendaria squadra del Grande Torino.
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