(di Chiara Venuto)
Sette capitoli, ventisei paragrafi,
ventotto pagine. Sono i numeri del manifesto di Confcommercio in
vista delle elezioni europee, una sorta di guida tascabile per i
candidati italiani affinché abbiano chiaro ciò che gli
imprenditori chiedono all'Europa di domani. Il documento è al
centro di in una due giorni di incontri tra la confederazione e
il mondo della politica. Con alcune parole chiave: fisco,
lavoro, credito e transizione sostenibile (anche
economicamente).
Punto dopo punto, Confcommercio fa una lista di proposte e
indicazioni. Dalla Global minimum tax, che per gli imprenditori
deve rispondere al principio "stesso mercato, stesse regole",
fino alla lotta contro i paradisi fiscali e le entità di comodo.
E, ancora, maggiore regolamentazione delle piattaforme digitali
e sistema di fatturazione elettronica intra-Ue.
La lente d'ingrandimento della confederazione si sofferma poi
sulle reti infrastrutturali transeuropee, che possono essere
realizzate solo se si superano i disallineamenti tra Ue e Paesi
membri. C'è poi spazio anche per "il nuovo 'piano Mattei'
italiano", da coadiuvare "promuovendo la prosecuzione marittima
dei corridoi" fino alla sponda sud del Mediterraneo.
Non può mancare l'accesso al credito, per il quale
Confcommercio chiede il rispetto di "criteri di
proporzionalità". Mentre per gli investimenti bisogna recuperare
competitività e "ridurre la dipendenza dal resto del mondo". E,
riga dopo riga, appaiono anche temi attuali come intelligenza
artificiale e digitalizzazione, oltre che formazione e supporto
per giovani e donne nell'imprenditoria.
Il primo giorno è stato dedicato a Carlo Calenda ed Emma
Bonino. Il leader di Azione è tornato sul palco di Confcommercio
dopo la sua ultima partecipazione alla vigilia delle elezioni
politiche del 2022, quando i membri del consiglio non gli
avevano lesinato applausi. Anche stavolta l'accoglienza è stata
calda. Tra i punti d'intesa con il partito il presidente della
confederazione, Carlo Sangalli, ha voluto rimarcare la revisione
delle norme sulle case green, che Calenda ha definito
"demenziali".
Per la Bonino, la comunione d'intenti si trova
sull'importanza di una riforma dell'Ue che superi la lentezza
nei processi decisionali dei suoi organi, spesso dovuta alla
questione del voto all'unanimità. Secondo la candidata della
lista Stati Uniti d'Europa, serve - appunto - un'Europa
riformata e federale o, specie dopo l'allargamento ai Paesi
candidati, ci saranno "una Commissione e un Consiglio
inagibili".
Tutto pronto, intanto, per la seconda giornata. Previsti gli
interventi di Francesco Boccia (Pd), Antonio Tajani (Fi),
Giuseppe Conte (M5s), Raffaella Paita (Iv), Maurizio Lupi (Nm),
Giovanbattista Fazzolari (Fdi) e Claudio Borghi (Lsp).
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