Con la cessione annunciata del 2,8%
di Eni, il Ministero dell'Economia e Finanze, che possiede
direttamente una quota del 4,797% del gruppo, scende sotto il
2%. Il controllo pubblico è comunque assicurato da Cdp (la cui
maggioranza fa capo allo stesso Mef con una quota di minoranza
delle fondazioni bancarie) che detiene il 28,503%. Ai valori
attuali di Borsa (15,11 euro la chiusura a Milano) la quota
ceduta dal Mef vale poco meno di 1,4 miliardi di euro.
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