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In evidenza
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(di Mauretta Capuano)
MICHAEL CUNNINGHAM, DAY (LA NAVE DI
TESEO, PP 320, EURO 22). Una coppia in crisi, un triangolo
amoroso sui generis e una seconda vita su Instagram. Torna a
raccontare la famiglia, l'amore, la perdita, l'aspirazione
verso qualcosa di irrealizzabile, lo scrittore Michael
Cunningham, premio Pulitzer 1999 con 'Le Ore', diventato un film
con Meryl Streep, Nicole Kidman e Julianne Moore. Lo fa in 'Day'
che segna il suo ritorno al romanzo dopo oltre dieci anni,
appena arrivato in libreria per La nave di Teseo nella
traduzione di Carlo Prosperi, in cui ritroviamo la struttura a
trittico sviluppata in 320 pagine.
È lo stesso giorno, il 5 aprile di tre anni diversi, il 2019,
2020 e 2021, a scandire il passare del tempo in un viaggio
attraversato anche dalla pandemia, che rende sempre più
prigionieri i protagonisti, ma non è mai esplicitamente
nominata.
Isabel, editor fotografica, sempre alla ricerca di un
cambiamento e il marito Dan, un ex rocker che tenta il ritorno
sulla scena, si stanno lentamente allontanando. Il 5 aprile 2019
li troviamo in un'accogliente casa in mattoni di Brooklyn con i
loro figli Nathan e Violet, piuttosto distanti dai genitori. Nel
loro attico abita Robbie, fratello di Isabel che fa l'insegnante
alla scuola media, verso il quale entrambi provano una grande
attrazione. Il suo spirito ribelle e fuori dagli schemi è una
sorta di collante per la coppia. Ma Isabel e Dan sono costretti
a sfrattare Robbie perché i loro figli stanno crescendo e non
possono più condividere la stessa stanza. La partenza di Robbie
sarà un ulteriore duro colpo per loro ed è a questo punto che
faranno il loro ingresso i sogni ad occhi aperti di Isabel
sempre alle prese con la sua insoddisfazione.
Il 5 aprile 2020 i fantasmi e le frustrazioni dei protagonisti
si fanno sempre più duri da gestire sotto l'ombra del
lockdown. Isabel soffre di insonnia e la troviamo sempre sulle
scale dove si rifugia per anni e anni. "Potrebbe essere la
protagonista di un film europeo: la Donna sulle Scale" dice
Cunningham che è nato e cresciuto in California, ma vive a New
York. Robbie è invece bloccato in una baita di montagna in
Islanda e ha creato un alter ego su Instagram Wolfe. Lo "stiamo
inventando strada facendo. Non è una persona. A malapena è
un'idea di persona" dice di questa figura che viaggia tra le
nuvole. Ma ci sono anche l'inchiostro e la scrittura a mano.
Cunningham ci regala una bellissima riflessione su quanto sia
importante avere un oggetto che sembra banale, una penna. "È
buffo quando qualcosa di trascurabile come una penna si rivela
essere un oggetto prezioso. Se non avessi comprato questa penna
in aeroporto, mi sarebbe completamente impossibile scrivere
niente di niente, dato che mi trovo a una cinquantina di
chilometri dal posto più vicino che potrebbe vendere penne"
scrive Robbie a Isabel.
Il 5 aprile 2021 è il momento in cui fare i conti con le proprie
ferite, con il dolore di una grande perdita, con una nuova
realtà e con la forza di ricominciare raccontata con dolcezza e
spietatezza da Cunningham. "Prova a essere uno che si rifiuta di
mollare, anche davanti all'evidenza" e "Prova a essere felice, a
ripeterti che sei felice".
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