A pochi giorni del debutto,
previsto il 12 aprile, su Apple Tv+ di 'Benjamin Franklin', la
serie dove interpreta il protagonista, uno dei padri fondatori
degli Stati Uniti, Michael Douglas racconta a Variety di essersi
visto offrire realmente, oltre 25 anni anni fa, l'occasione di
scendere nell'agone politico: "Mi è stato chiesto di candidarmi
a governatore della California molti anni fa durante il regno di
Pete Wilson (che è stato in carica dal 1991 al 1999, ndr). Gli
ho chiesto: "Perché io?" E loro: "Abbiamo bisogno di qualcuno
che abbia le risorse finanziarie per sostenere la propria
campagna e di qualcuno che abbia notorietà e celebrità". Mi è
venuto da pensare "È una missione kamikaze?", e ho detto
(all'offerta): "No, non penso proprio'.
Basata sul libro di Stacy Schiff, vincitrice del premio
Pulitzer, "A Great Improvisation: Franklin, France, and the
Birth of America", la serie 'Benjamin Franklin', di cui Douglas
è anche produttore esecutivo, esplora come lo scienziato,
politico, scrittore e inventore, famoso in tutto il mondo per i
suoi esperimenti elettrici, all'età di 70 anni, senza alcuna
formazione diplomatica, riesca a convincere una monarchia
assoluta come la Francia "a sostenere l'esperimento americano di
democrazia" si spiega nella sinossi. Secondo Douglas, se
Benjamin Franklin si trovasse davanti alla politica americana di
oggi "probabilmente avrebbe un infarto. La democrazia è
difficile. Cambia continuamente forma. È una 'specie' seriamente
a rischio di estinzione che deve essere sempre protetta".
L'attore e produttore premio Oscar ha anche accennato a come
festeggerà i suoi 80 anni (li compie il 25 settembre, ndr):
"Catherine (Zeta-Jones, sua moglie, ndr) e io festeggiamo il
compleanno lo stesso giorno. Saremo in Irlanda, dove starà
girando 'Mercoledì. Quindi probabilmente festeggeremo in piccolo
ma poi probabilmente ci scateneremo quando avrà finito".
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