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L'IA in un 'Mondo Nuovissimo' tra sviluppo ed etica

L'IA in un 'Mondo Nuovissimo' tra sviluppo ed etica

Nel libro di De Felice-Race i rischi e le opportunità

ROMA, 11 marzo 2024, 13:30

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

FABIO DE FELICE-ROBERTO RACE CHIARA VALERIO, ''IL MONDO NUOVISSIMO, DIALOGHI SU ETICA E INTELLIGENZA ARTIFICIALE (Luiss University Press, pp 172, 15 euro) Un autentico sviluppo umano non deve dare il progresso solo in termini economici e quantitativi. L'approccio deve essere integrale. I rapidi cambiamenti che si stanno verificando non possono non essere affrontati senza guardare allo sviluppo anche in termini etici. E' con questo approccio che Fabio de Felice, professore di ingegneria all'università degli studi di Napoli, e Roberto Race, giornalista-comunicatore specializzato in corporate strategy, hanno elaborato in una dialettica fatta di domande e risposte il libro 'Il mondo nuovissimo, dialoghi su etica e intelligenza artificiale', con un richiamo evidente al visionario romanzo 'Il Mondo Nuovo' di Aldous Huxley ambientato in un immaginario stato totalitario. Il volume affronta la rivoluzione digitale nelle sue potenzialità e limiti guardando alle prospettive aperte dall'Intelligenza Artificiale, in tutte le sue sfaccettature, dalla dematerializzazione dell'arte all'impatto che l'Ia potrebbe avere sul lavoro, dai rischi di colonialismo digitale a quelli della censura democratica.
    "La tecnologia - è il titolo di uno dei capitoli - non è buona né cattiva". Ma bisogna essere consapevoli - ricorda nella prefazione monsignor Vincenzo Paglia, presidente della pontificia accademica della vita - che "le 'macchine intelligenti' sono strumenti creati dall'uomo, non hanno carne, non sono persone, per svolgere compiti specifici in modo efficiente: non hanno emozioni, coscienza o un'antica comprensione del mondo come la mente umana".
    Al momento - spiega Fabio De Felice - la prospettiva di scenari stile Matrix è molto lontana. L'Intelligenza Artificiale è uno strumento. Non crea una coscienza e una sensibilità alternative a quelle umane, ma solo capacità infinitamente superiori di calcolo. Il rischio sta nelle modalità con cui viene e potrà essere usata". Il riferimento fatto non è solo alle fake news, ma alla possibilità di orientare l'opinione pubblica in modo massivo, in un contesto globale. Una sorta di nuovo colonialismo digitale. Con la rivoluzione digitale e l'IA - viene ipotizzato - il dominio anche psichico di miliardi di individui attraverso la massa di informazioni ricevuta dalla rete diventa possibilità concreta e può dare vita a scenari orwelliani da Grande Fratello: non quello televisivo ma l'originale, descritto in '1984'.
    C'è poi il tema della disuguaglianza che impone il governo di questi nuovi strumenti, che però non vanno demonizzati. Per far funzionare l'Intelligenza Artificiale serve l'uomo. Una macchina a guida autonoma, ad esempio, ha bisogno di distinguere gli oggetti, di chi etichetta dati per saper riconoscere persone, strade, altre auto, eventuali ostacoli. A provvedere a tale funzione è un nuovo 'esercito industriale di riserva', che le grandi aziende internazionali utilizzano senza più intermediazioni, profittando di un mercato globale del lavoro in cui a fornire a poco prezzo la propria attività quotidiana per 10-12 ore al giorno sono giovani sudamericani, kenioti, indiani o di altri stati con amplissime fasce di povertà e marginalità sociale.
    I temi affrontati nel libro sono molti. E tante anche le domande affrontate. Il tempo dell'innovazione tecnologica - spiega il libro - è diventato superiore a quello della sua assimilazione da parte dell'Uomo. Come evitare un corto circuito che, in un futuro lasci spazio a un universo virtuale fuori controllo, sancendo la supremazia definitiva dell'algoritmo sull'agire umano? La seconda sezione del libro affronta i vari argomenti con alcuni dei top manager più impegnati sul fronte dell'innovazione: da Maximo Ibarra (Engineering) a Monica Poggio (Bayer Italia) da Domenico De Rosa (Gruppo Smet) a Massimiliano Cifalitti (Abb - Electrification Smart Power) da Stefano Rebattoni (Ibm Italia) a Valentino Confalone (Novartis Italia) e a Pierroberto Folgiero (Fincantieri). Una serie di interviste che aiutano a capire come digitalizzazione e Ia siano già pienamente operative nel mondo dell'impresa, con innovazioni a vantaggio della collettività, tali da far immaginare un finale positivo nella grande sfida che oggi ci appare uomo e algoritmo
   

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