NICCOLÒ ZANCAN, ANTOLOGIA DEGLI
SCONFITTI (EINAUDI, PP. 142, EURO 16,50)
Antologia degli sconfitti di Niccolò Zancan, giornalista
della Stampa, fotografa l'Italia dei più fragili; il libro è una
silloge di testi brevi, a metà fra cronaca e letteratura. È il
ritratto di un Paese che negli ultimi decenni si è impoverito
sempre di più: "nel 2022 il 64% degli italiani ha fatto fatica a
arrivare a fine mese", riporta Zancan, citando dati Eurostat.
"In Italia - scrive l'autore nell'introduzione - ci sono quasi
sei milioni di persone in condizione di povertà assoluta. Un
cittadino su dieci è assolutamente povero. E va detto subito che
quindici anni fa erano 1,8 milioni gli italiani in quelle stesse
condizioni. Allora, quello che appare è uno sprofondo: ogni
giorno inghiotte altre persone".
Queste pagine raccontano di chi "non può pagare i libri di
scuola per i figli", né "comprarsi un biglietto dell'alta
velocità", né curarsi a causa delle lunghe liste d'attesa; e poi
ci sono i pendolari che, pur avendo un impiego, non possono
permettersi di abitare a Milano dove "l'affitto di un monolocale
in via Padova costa novecento euro al mese".
Il volume raccoglie istantanee del quotidiano. Protagonisti
sono anziani, precari di ogni età, persone senza casa che
dormono in auto, operai, cinquantenni tornati a vivere dai
genitori. Tra le storie più toccanti quella di una pensionata
del Nord che per poter mangiare è costretta a rovistare nei
cassonetti, raccoglie gambi di sedano, carote, pomodori e patate
di scarto. Poi pulisce tutto, infila in piccoli sacchetti e
mette nel congelatore. Un tempo, però, le cose per lei andavano
diversamente: suo marito lavorava alla Fiat, riuscivano a fare
la villeggiatura di un mese, a comprarsi gli elettrodomestici e
viaggiavano in Cinquecento.
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