Il patrimonio netto dell'Epap, l'ente
di previdenza pluricategoriale presieduto da Stefano Poeta, a
cui sono associati dottori agronomi e forestali, fisici,
chimici, geologi e attuari, "ha raggiunto la cifra di 125
milioni 114.000 euro, e "rappresenta una solida garanzia di
capacità di rivalutazione dei montanti degli iscritti per gli
anni a venire".
Lo fa sapere la stessa Cassa professionale privata, a seguito
del via libera al Bilancio consuntivo per il 2023, che vede
l'utile di esercizio ammontare a circa 5,4 milioni, e tiene a
evidenziare che "il rendimento della gestione finanziaria
dell'Ente è +8,19%, secondo miglior risultato di sempre nella
storia dell'Epap dopo il 2019".
Nella platea degli associati si rileva un generale 'trend' di
crescita reddituale: se, infatti, sono sostanzialmente stabili
le entrate dichiarate dagli attuari (con un reddito medio da
96.566 euro), si registrano incrementi di circa il 5% per i
chimici ed i fisici a 44.326 euro, del 6% per gli agronomi e
forestali (27.618 euro) e del 14% per i geologi (34.742 euro).
Poeta si dichiara "profondamente soddisfatto" del lavoro svolto
e "gratificato dal fatto che il bilancio annuale abbia superato
ogni nostra aspettativa, in particolar modo perché tali
straordinari risultati sono stati raggiunti a conclusione di un
quadriennio (2020 - 2023) caratterizzato da fatti e accadimenti
di natura straordinaria", quali "la pandemia, con la conseguente
crisi globale, poi, a seguire, il conflitto in Ucraina, in un
anno finanziario, il 2022, che ha fatto registrare il peggior
mercato obbligazionario della storia, aggravato dal peggior
andamento dei mercati azionari globali dopo il 2008 (culminato
con il fallimento della banca d'affari Lehman Brothers) e da una
inflazione a livelli record, senza precedenti nella storia
dell'Epap e ancora alta nel 2023". Il presidente, però,
evidenzia "il clima persistente di fiducia nei confronti
dell'Ente" che si concretizza, ad esempio, "nell'incremento
degli iscritti che aderiscono alla supercontribuzione e
nell'aumento delle ricongiunzioni attive, segnali della fiducia
riposta nella Cassa", chiude.
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