Una delegazione guidata dal
ministro austriaco dell'Istruzione, della Scienza e della
Ricerca, Martin Polaschek, ha visitato ieri la sede del
Consorzio europeo per le infrastrutture di ricerca nell'Europa
centrale (Ceric) a Trieste per conoscere da vicino le attività
svolte, con particolare attenzione alle collaborazioni che
coinvolgono Austria, Repubblica Ceca e Italia a Elettra
Sincrotrone.
Il gruppo - informa una nota - composto da rappresentanti del
ministero e dell'Università tecnica di Graz, ha visitato in
particolare le due linee di luce di sincrotrone austriache
presso Elettra: Saxs (Small Angle X-ray Scattering) e Dxrl (Deep
X-Ray Lithography), ovvero tecniche all'avanguardia utilizzate
per la ricerca e la caratterizzazione dei materiali a livello
nanometrico (Saxs) e per la fabbricazione di dispositivi
microscopici complessi (Dxrl).
Fondato con la visione di promuovere l'integrazione
nell'area di ricerca europea, spiega la nota, Ceric "persegue,
col sostegno del governo italiano e degli altri governi
partecipanti, la sua missione di integrare in un unico ente
laboratori specializzati nell'analisi dei materiali, nelle
nanotecnologie e nelle nanoscienze, facilitandone la ricerca
comune e l'accesso ai ricercatori italiani e stranieri". Una
collaborazione, conclude la nota, che "si sta allargando
attraverso partnership strategiche con istituzioni di prestigio
in tutta Europa, che includono varie università e laboratori in
Italia (Università di Salerno, Salento, e Napoli, Fondazione
Bruno Kessler, Joint Research Centre della Commissione Europea a
Ispra), in Croazia (Ruđer Bošković Centre), Ungheria (Budapest
Neutron Centre), Polonia (sincrotrone Solaris), Slovenia
(Slovenian Nmr Centre) e Romania (National Institute of
Materials Physics), con la Serbia in fase di osservazione".
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