Ventiquattro tavoli tematici tra
cui quello sull'Urbanistica con referente la vice capogruppo dem
Anna Casini, "aggregazione anche di persone non iscritte", un
"metodo di apertura verso l'esterno" e tante iniziative su
"sanità, Pnrr, lavoro diritti e povertà". La segretaria
regionale del Pd Marche Chantal Bomprezzi, affiancata da alcuni
dei componenti della segreteria tra cui il coordinatore Andrea
Belegni, ha presentato oggi un rapporto di 36 pagine
sull'attività svolta a un anno dalle "primarie aperte" che
portarono all'avvio suo mandato "in un momento di grande
difficoltà per il partito dopo la sconfitta alle elezioni e
commissariato".
"Abbiamo cercato di cogliere il contesto in cui l'elezione è
avvenuta per impostare il metodo", ha sottolineato Bomprezzi per
"riallacciare la fiducia con la nostra comunità, riconoscere gli
errori del passato e modificare l'approccio: un ribaltamento del
Pd in senso positivo" con una "classe dirigente rinnovata anche
nella segreteria, composta da volti nuovi ai più e con età media
bassa" per dare un "segnale di rinnovamento" e "proporre
un'alternativa anche nelle personalità". Tra le iniziative più
significative, ha ricordato, le segreterie itineranti tra i
circoli, la scuola di formazione BoCS e il Forum sulle aree
interne in cui sono intervenuti "30 relatori tra cui l'80%
provenienti dalla società civile". Il leit motivi di questa
attività "la presenza sul territorio". La segreteria lavora
all'organizzazione di una festa regionale de L'Unità e attende
un nuovo tour di Elly Schlein nella Marche.
Resta aperta la questione relativa al capogruppo in Consiglio
regionale , Maurizio Mangialardi, di cui la direzione ha chiesto
le dimissioni. Una questione che, risponde Bomprezzi a una
domanda dei cronisti, "non è affatto chiusa ma saremmo fraintesi
se ci occupassimo di questioni di ruoli, questo lo fa la destra
che continua a cambiare i direttori, mette i tutor nella sanità
e altri contesti. Noi ci occupiamo - osserva - di temi di
comunità di dare supporto ai nostri territori e siamo impegnati
ognuno nei ruoli istituzionali a girare in ogni angolo della
regione per sostenere i nostri preziosi candidati e candidate.
Dunque la questione non è chiusa ma ora la priorità è il
servizio alla nostra comunità". La direzione, ricorda, ha
ritenuto che questo "gesto di responsabilità fosse per poter
favorire l'unità nel partito, non era per umiliare nessuno ma
per fare scatto in avanti. Non è una questione di frattura tra
partito e Gruppo, è politica, è stata data una direzione e
l'indicazione verrà rispettata. Ne va dell'unità del partito".
"Due anime nel Pd? Nel report - replica - i fatti contano al
di là delle narrazioni: quando parti da un passato di profonda
divisione e commissariamento, i cambiamenti e processi nuovi
hanno bisogno di tempo per ingranare, diffondersi. Dal report
emerge che sono stati fatti molti percorsi sui temi, non sulle
persone: le campagne d'ascolto, il manifesto sulla sanità, le
battaglie insieme sull'urbanistica. C'è un percorso unitario sui
temi poi possono esserci personalismi ma il punto è la direzione
che dà la nostra comunità: superare questi scontri sul passato
con una classe dirigente nuova che sta cercando di interpretare
la nostra fase". C'è una "doppia scelta: chi ci sta è il
benvenuto, nella valorizzazione dei ruoli e delle ambizioni; chi
non ci sta sarà giudicato dall'opinione pubblica, non dal
partito che non mette alla porta nessuno".
Sul fronte Amministrative, Bomprezzi ringrazia in particolare
i segretari delle federazioni provinciali "per l'ottimo lavoro
svolto fatto di ascolto e coinvolgimento" e ritiene che tutti i
Comuni siano "contendibili". Per le Europee "il Pd ha presentato
nella nostra circoscrizione una lista forte, bella, che
rappresenta al meglio la comunità, con le sue migliori
competenze, i territori. Siamo onorati che a guidarla sia la
segretaria nazionale assieme la presidente Nicola Zingaretti",
aggiunge sottolineando la presenza di tre marchigiani che
"assieme rappresentano bene le Marche", cioè l'ex
sottosegretaria Alessia Morani, il sindaco di Pesaro Matteo
Ricci e il "sindaco di Arquata del Tronto Michele Franchi".
"Giriamo tanto sul territorio - conclude - si percepisce una
volontà di cambiamento, risalita e riscossa, anche della
partecipazione agli eventi, laddove c'è stata offerta di
apertura, c'è stata grande partecipazione".
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