(ANSA) - ROMA, 06 MAG - E' sempre il francese la lingua
dell'80esimo Ds Automobiles Open d'Italia di golf, sul circuito
del Marco Simone Golf & Country Club (par 71) di Guidonia
Montecelio (Roma): dopo il predominio di Mathieu Pavon nelle
prime due giornate del torneo che fa da antipasto alla Ryder Cup
del prossimo settembre, a guidare la classifica dell'Open è ora
Julien Guerrier. Il 37enne transalpino (vincitore nel 2006 del
The Amateur Championship) ha chiuso il terzo round del torneo
del DP World Tour con uno score di 201 (66 69 66 -12) colpi. Al
secondo posto, con 202 (-11) ecco il gigante polacco Adrian
Meronk (68 68 66) e un altro francese, Romain Lagasque (68 72
62), che con un parziale di 62 (-9) ha realizzato il record del
percorso.
Non bene gli italiani: sia Renato Paratore che Guido Migliozzi
non hanno deluso le aspetative. Il romano ha terminato con 220
(72 69 79 +7) colpi, il vicentino con 217 (69 74 74 +4) colpi.
"Ho fatto molti errori stupidi, che su questo campo mi sono
costati molti bogey di fila. Peccato, ma c'è ancora la giornata
conclusiva", ha detto Paratore. Il classe 1996, nonostante gli
sbagli commessi, ha chiuso in par la buca numero 8, considerata
la più tosta del circuito. "C'è stato tanto tifo e di questo
sono contentissimo - conclude Renato - Spero che ce ne sia
sempre di più, per il golf italiano è una bellissima cosa".
Il presidente della Federgolf, Franco Chimenti, all'ANSA ha
espresso le sue sensazioni sulla Ryder Cup che a fine settembre
prossimo infiammerà i campi del Marco Simone: "Sarà un evento
stratosferico, aprirà una nuova era per il golf italiano. Il
team Europe sfiderà il team Usa nella città più bella del mondo:
Roma. E la cosa incredibile è che dopo questo evento gli
appassionati potranno venire qui, a giocare su questo campo.
Sarebbe come per un tifoso di calcio avere la possibilità di
esibirsi al Maracanà". In altre parole, ci aspetta una Ryder
irripetibile, fondamentale anche per la crescita del turismo. "A
Roma per quel periodo non c'è più una stanza d'albergo
disponibile - conclude il presidente - Arriveranno 300.000
spettatori da tutto il mondo".
Niccolò Mornati, Director summer sports & business development
Infront Italy, ritiene che "vedere il Marco Simone strapieno
inorgoglisca tutti, perché è testimonianza che il duro lavoro
ripaga, ed è proprio ciò che noi di Infront volevamo realizzare
con la Federgolf, ossia rendere questo sport più popolare,
accessibile a tutti, portarlo nelle case attraverso una
distribuzione media worldwide, non solo domestica". Con la FIG,
Infront vuole andare avanti insieme anche oltre il 2027, "perché
questo percorso ha registrato una crescita". Lo dicono i numeri:
"L'Open d'Italia ha registrato circa 620 milioni di household in
giro per il mondo, raggiungendo circa 150 Paesi, in 5 continenti
diversi". (ANSA).
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Chimenti: 'la Ryder Cup a Roma aprirà una nuova era'
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