Dall'8 al 31 maggio alla Libreria-Casa d'aste e d'arte Gonnelli di Firenze sono in esposizione disegni originali a tempera eseguiti dal pittore romano Giulio Artistide Sartorio (1860-1932) per illustrare Le feste romane di Ruggero Bonghi, edito a Milano da Hoepli nel 1891: un nucleo di 32 trentadue disegni che saranno poi messi all'incanto durante l'asta di grafica antica, moderna e contemporanea in programma dal 14 al 16 maggio.
Gonnelli parla di un "importante ritrovamento, che consente di apprezzarne per la prima volta il pregio rispetto alla loro riproduzione fototipografica nel volume, incapace di rendere giustizia alla loro valenza estetica. In essi si possono inoltre rilevare alcune salienti caratteristiche relative a una fase cruciale nell'evoluzione artistica sartoriana.
Il libro di Bonghi, illustre politico e letterato italiano, deputato e ministro dell'istruzione durante il governo Minghetti, offre una descrizione dettagliata, divisa per ogni mese dell'anno, delle feste e delle celebrazioni religiose romane antiche come le Saturnali, le Lupercali, le Calende e molte altre dalla fondazione di Roma fino alla fine dell'Impero romano". Il frontespizio, si spiega ancora, "dichiara che le illustrazioni furono eseguite da Ugo Fleres e Giulio Aristide Sartorio, ma è fuori dubbio che fu soprattutto quest'ultimo a lasciare la propria impronta originale nell'apparato figurativo e a lui spettarono non casualmente tutte le tavole fuori testo.
Tuttavia, questo lavoro di Sartorio sembra essere sfuggito finora ai riflettori dei massimi esperti, forse perché ritenuto di minore importanza sia rispetto al suo antecedente contributo 'bizantino' all'Editio picta dannunziana dell'Isaotta Guttadauro (1886) che ad altri lavori più maturi e significativi come Christus e Sibilla di parecchi anni successivi".
A corollario della mostra saranno esposte delle rare prove di stampa per Christus, poi pubblicate nel volume omonimo di Fausto Salvadori edito in edizione di lusso nel 1932. Due grandi tavole appartenenti a questo nucleo (anch'esso presentato in asta) sono datate 1912 e dimostrano che a quella data Sartorio stava già lavorando al progetto illustrativo in parallelo con quello per il dramma Sibilla. Saranno in mostra anche il volume completo di Sibilla edito da 'L'Eroica' nel 1922 e i due fascicoli della rivista spezzina dove comparvero per la prima volta i primi saggi delle illustrazioni (1912-1913). Esposti inoltre acqueforti ed ex libris realizzati dall'artista per Gabriele d'Annunzio e per se stesso.
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