La Cantina Villamagna, storica
cooperativa che raccoglie circa 230 soci, è ufficialmente
entrata a far parte dell'associazione Generazioni del Villamagna
Doc, segnando così un "passo decisivo e importante nel percorso
di crescita della Denominazione di Origine Controllata che nasce
nell'omonimo comune teatino". L'associazione Generazioni del
Villamagna Doc è una rete di imprese che dal 2018 si occupa di
promuovere la Doc Villamagna, mettendo in campo attività
commerciali e promozionali in Italia e all'estero, anche in
collaborazione e per iniziativa del Consorzio di Tutela Vini
Abruzzo.
Alle tante attività promosse negli ultimi anni seguiranno
quelle previste in futuro, con ulteriori progetti di promozione
rivolti al pubblico dei winelovers, con un grande evento
previsto per il prossimo ottobre, dedicato alla presentazione
delle nuove annate della Doc. Inoltre, le cantine del Villamagna
DOC stanno attivando sinergie finalizzate all'accoglienza
enoturistica sul territorio, offrendo presto la possibilità di
pernottare, visitare il paese e le sue cantine come parte di un
sistema borgo integrato.
Attualmente, sono sei le cantine che producono la Doc
Villamagna e fanno parte dell'associazione Generazioni del
Villamagna Doc: Cantina Piandimare, Cantina Villamagna, Cascina
del Colle, Palazzo Battaglini, Torre Zambra e Valle Martello.
"Con l'ingresso della Cantina Villamagna nella Rete - afferma
la presidente dell'associazione, Katia Masci - si chiude un
cerchio aperto ben vent'anni fa, quando la stessa cantina si era
fatta promotrice del progetto Villamagna DOC. Siamo molto
soddisfatti di questo traguardo, un'unione di intenti che
corrisponde anche a un cambiamento reale nelle relazioni tra
aziende, accentuato da un efficace passaggio generazionale che
si è avuto negli ultimi anni".
"La partecipazione ai progetti di valorizzazione della Doc -
sottolinea il presidente della Cantina Villamagna, Franco
Ferrara - è frutto anche di un nostro percorso di crescita, che
è culminato nel 2017 con l'avvio della vendita del nostro vino
imbottigliato. Siamo certi che l'unione sia la risposta migliore
alle esigenze di un mercato sempre più sensibile alle identità
territoriali".
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