Con 520 aziende da 30 Paesi, di cui
120 cantine tricolori, si inaugura oggi "Wine to Asia", la
seconda edizione del Salone internazionale del vino e degli
spirits organizzato da Veronafiere-Vinitaly a Shenzen (Cina). In
calendario fino all'11 maggio al centro espositivo Futian, si
posiziona tra le più importanti rassegne di promozione del vino
nella Greater Bay Area, il grande hub ad alto tasso di
espansione che comprende Hong Kong, Macao e nove città della
provincia di Guangdong, tra cui Shenzhen.
Nove le hall espositive in rappresentanza di altrettanti
Paesi produttori (Cina, Serbia, Slovenia, Argentina, Georgia,
Uruguay, Messico e Sudafrica), con la delegazione italiana che
si conferma la più numerosa. Sono 50 le imprese del 'padiglione
Italia' firmato da Ice Agenzia, mentre altre 70 - tra cui il
Consorzio di tutela Franciacorta - sono diffuse negli altri
spazi.
Per l'Ambasciatore d'Italia in Cina Massimo Ambrosetti,
intervenuto alla cerimonia di apertura, "la cultura italiana è
un aspetto essenziale per la promozione delle eccellenze mede in
Italy, definisce la nostra identità. Siamo naturalmente legati a
una dimensione di civiltà di cui il vino è forse l'elemento più
iconico. In Cina questo viene particolarmente apprezzato, nello
specifico dalle giovani generazioni affascinate dalla nostra
storia e dalla sua cultura enogastronomica millenaria,
fortemente legata alla varietà dei territori, una ricchezza
straordinaria che ci distingue, affascina i cinesi e incide
positivamente sul mercato".
Per il presidente di Veronafiere, Federico Bricolo,
"l'adesione delle nostre aziende alla campagna di incoming
dall'Italia realizzata da Veronafiere e Ice Agenzia dimostra il
costante interesse verso quest'area geoeconomica, da considerare
ancora come un mercato potenziale. Per questo il presidio
risulta oggi ancora più fondamentale alla luce di alcuni segnali
di cambiamento, a partire dai risultati delle importazioni di
vino italiano nel primo trimestre, che tornano in terreno
positivo sul fronte del valore con un +4%. Inoltre, crescita del
prezzo medio e una maggiore ricerca di prodotti qualitativamente
alti e di forte espressività territoriale, specie nel fuoricasa,
sono le sentinelle di una possibile inversione di tendenza da
cogliere".
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