È stata la prima navetta spaziale progettata per essere riutilizzata: lo Space Shuttle della Nasa è stata una macchina ai limiti della fantascienza. E’ stato infatti l'unico veicolo con le ali capace di andare in orbita, in grado di partire come un razzo e di rientrare a Terra come un aereo.
La flotta degli shuttle comprende sei velivoli: l'Enterprise, che non ha mai volato nello spazio, ma sul quale sono stati condotti i test che hanno permesso di perfezionare le altre cinque navette, il Challenger, il Columbia, il Discovery l'Endeavour e l'Atlantis.
Lo Shuttle ha volato per la prima volta il 12 aprile 1981 ed è andato in pensione dopo la sua ultima missione, che risale al 21 luglio 2011. La sua è stata una lunga carriera, durata ben 30 anni. In questo periodo la navetta è andata in orbita135 volte, portando nello spazio 355 uomini, fra i quali cinque astronauti italiani: Franco Malerba, Maurizio Cheli, Umberto Guidoni, Roberto Vittori e Paolo Nespoli.
Purtroppo la storia dello shuttle è stata segnata da due tragici incidenti nei quali hanno perso la vita 14 persone: la tragedia del Challenger, esploso in volo il 28 gennaio 1986, e del Columbia, che si è disintegrato durante il rientro il primo febbraio 2003.
Questi incidenti e l'aumento dei costi dei lanci hanno rallentato molto il programma delle missioni Shuttle. Nonostante la riduzione del numero di missioni, questo 'traghetto delle stelle', lascia comunque una eredità enorme: senza questa macchina straordinaria, capace di trasportare carichi giganteschi nella sua stiva e fino a 7 uomini nel suo abitacolo, non si sarebbe potuto costruire la Stazione Spaziale Internazionale (Iss), ne’ sarebbe stato possibile portare in orbita il telescopio spaziale Hubble e in seguito curarne la manutenzione.
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