C'è la Cina, ma anche la Mongolia, il Katai e gli elementi che richiamano le culture d'Oriente nell'abito, disegnato da Francesco Briggi dell'Atelier Pietro Longhi, indossato in piazza San Marco da Silvia Zecchin, la "Maria" del Carnevale di Venezia 2024, il 13 febbraio in passerella lungo il Canal Grande e Piazza San Marco.
Studentessa di Scienze Politiche e classiche all'Università di Padova e istruttrice di ginnastica ritmica ai bambini, 20 anni, di Noale (Venezia), è stata proclamata "Maria dell'Anno" al Gran Gala delle Sale Apollinee del Teatro La Fenice, nella serata di lunedì. Il 13 febbraio, come da tradizione, il primo di una serie di appuntamenti: la passerella e la presentazione ufficiale al pubblico del Carnevale di Venezia, nell'ultimo giorno.
Alla Maria dell'Anno si sono unite anche Iolanda Gajon, 18 anni, di Marghera, studentessa in Scienze umane, eletta "Maria del Gazzettino", espressione del voto dei lettori del quotidiano lagunare, e le altre 10 ragazze compagne di viaggio durante gli appuntamenti del Carnevale.
"Ieri sera - ha raccontato - ho scaricato tutta la tensione con lacrime di gioia. Sono molto fiera di essere stata scelta come rappresentante di questa rievocazione. Quando ho scoperto il tema del Carnevale e la dedica a Marco Polo ne sono stata entusiasta e ho deciso di iscrivermi alla selezione, perché fin da quando ero piccola mi dicevano che dai miei tratti somatici sembro orientale".
L'abito di Briggi si intitola "Imperatrice orientale" e raccoglie elementi delle diverse culture e società toccate da Marco Polo nel suo viaggio verso Est. La presenza cinese è preponderante dal punto di vista estetico, con maniche ampie a kimono, con particolari e decorazioni che richiamano le steppe della Mongolia, come il collo di pelliccia, e che dei pannelli tradizionali del Katai.
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