A trent'anni dal suo assassinio,
"Solo per amore - Il coraggio di Don Peppe Diana", una
produzione Officina della Comunicazione in collaborazione con
Rai Documentari, in onda giovedì 30 maggio in seconda serata su
Rai Tre, rende omaggio a chi per primo ha sfidato a viso aperto
il clan che ha cambiato le regole della malavita.
All'inizio degli anni '90, a Casal di Principe, in provincia di
Caserta, era vietato pronunciare la parola "camorra". Uno dei
pochi a nominarla era il parroco della chiesa di San Nicola,
Giuseppe Diana, prete anticonformista poco più che trentenne.
Don Peppe è diverso dagli altri: non accetta il clima di
violenza imposto dai Casalesi, non offre benedizioni ai loro
parenti, non celebra sacramenti a chi è colluso con quel
sistema. Vuole cambiarla davvero la sua comunità, e sa che per
farlo c'è solo un modo: denunciare la camorra. Per questo, il
giorno di Natale del 1991, fa leggere in tutte le parrocchie del
paese il suo manifesto, "Per amore del mio popolo".
Sono parole durissime quelle che rimbombano nella piccola chiesa
di San Nicola, parole che da quelle parti nessuno ha mai avuto
il coraggio di pronunciare. Accuse dirette, affilate e puntuali
che si concludono con la frase emblema del suo martirio: "Per
amore del mio popolo, non tacerò!". Il 19 marzo 1994, poco dopo
le 7 del mattino, il parroco sta per celebrare la messa, e
improvvisamente entra in chiesa un uomo chiedendo "Chi è don
Peppe?". Don Diana si volta e risponde "Sono io". Cinque colpi
esplodono nella sua direzione, colpendolo in pieno volto. Il
documentario ripercorre la storia di Don Peppe Diana con
testimonianze esclusive a parenti, amici e uomini di Chiesa che
hanno raccolto l'eredità di don Peppe e oggi contribuiscono a
dare speranza ad un territorio afflitto da anni di dominio della
criminalità organizzata.
Rai Documentari ricorda un uomo esemplare che "per amore del suo
popolo" ha deciso di non tacere davanti all'ingiustizia, di
impegnarsi in prima persona nel contrastare la malavita e
denunciare i crimini della mafia, per cambiare la sua comunità e
tentare di ridarle una speranza.
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