Questo progetto mira a creare zone specializzate per la produzione e i servizi biologici in Tunisia, offrendo una panoramica concreta dei progressi verso lo sviluppo sostenibile dei territori biologici tunisini.
"La città di Hazoua è stata scelta per questo progetto perché è una zona biologica modello con un bioclima desertico", ha detto il capo del dipartimento di agricoltura biologica dell'Autorità regionale per lo sviluppo agricolo del ministero dell'Agricoltura, Jalel Chaabani alla Tap, spiegando che il progetto, gestito dalla Direzione generale dell'agricoltura biologica, si basa sullo sviluppo del patrimonio materiale e immateriale, culturale, sociale e agricolo, abbinato a pratiche biologiche rispettose della natura.
Al proposito è prevista una visita di una delegazione di finanziatori nella regione alla fine di maggio per verificare lo stato di avanzamento del progetto, la cui seconda fase dovrebbe essere lanciata nell'ottobre 2024. In questa ulteriore tappa le iniziative si concentreranno su un gran numero di azioni a favore delle zone rurali, donne, agricoltori e vari sistemi di produzione biologica a Hazoua. Il progetto Bioterritoires consiste in un'azione integrata volta a realizzare la prefattibilità e il sostegno alla creazione di 5 Bioterritori Pilota in Tunisia, in un quadro orientato allo sviluppo locale (produzione, servizi, imprenditorialità, creatività e innovazione), incoraggiando così lo sviluppo di micro, piccole e medie imprese, attraverso la valorizzazione del know how, delle risorse genetiche e naturali". L'obiettivo principale di questo progetto è definire i meccanismi di attivazione e la fattibilità necessari per l'attivazione operativa di un bio-territorio nelle aree pilota di Kesra, Mejel Bel Abbes, Haouaria, Hazoua, Sejnene. (ANSAmed).
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