Un programma internazionale di Primo
Soccorso. Un progetto per la valorizzazione delle persone con
Disturbi Specifici dell'Apprendimento (Dsa). E ancora, uno
strumento di orientamento per migliorare la qualità della vita
dei propri dipendenti. Sono questi solo alcuni dei progetti che
Groupama Assicurazioni - prima filiale estera di Groupama e uno
dei principali player del settore assicurativo in Italia - ha
introdotto negli ultimi anni per promuovere una strategia di
responsabilità sociale di impresa a 360 gradi, che consentisse
il pieno raggiungimento di un equilibrio fra esigenze e priorità
personali e obiettivi e produttività aziendali. In questo
percorso già avviato da diverso tempo, si inserisce oggi anche
un ciclo di seminari dedicati alla prevenzione e realizzati in
collaborazione con la Fondazione Veronesi, per trasmettere ai
propri dipendenti informazioni chiare, immediate e
scientificamente valide su temi legati all'alimentazione e alla
salute e fornire gli strumenti per mettere in pratica
comportamenti virtuosi nella quotidianità.
"Tutte queste iniziative mirano a un unico obiettivo:
promuovere all'interno della Compagnia il benessere complessivo
dei nostri dipendenti. Un'organizzazione in cui ogni individuo
sia in grado di sfruttare al meglio le sue capacità cognitive ed
emozionali, esercitando la propria funzione all'interno della
sfera professionale e privata, è un'organizzazione più
ingaggiata, produttiva e performante. Per questo la nostra
Azienda si impegna affinché vita professionale, vita privata e
benessere fisico e mentale siano integrati in maniera
sostenibile. Sostenibilità per noi significa rispetto per
l'ambiente, ma anche un esercizio consapevole del nostro ruolo
di operatori economici e sociali, nelle comunità in cui operiamo
e a beneficio di tutto il Sistema Paese", sostiene Carla
Bellavia, Direttore Risorse Umane, Organizzazione e
Comunicazione di Groupama Assicurazioni.
Secondo recenti indagini, una strategia di wellbeing ben
strutturata - oltre a generare un importante valore di mercato
per ogni dipendente - permetterebbe di aumentare l'engagement
fino al 30%, stimolando al contempo la fidelizzazione e la
produttività. Questa nuova modalità di ascolto e supporto
risponde soprattutto al crescente interesse delle aziende verso
la salute emotiva dei propri dipendenti: un benessere che per
oltre il 93% degli italiani non solo è importante quanto il
livello salariale, ma è anche in grado di impattare sul
rendimento aziendale (96%).
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