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Al via Piano da 130 milioni opere strutturali dopo l'alluvione

Al via Piano da 130 milioni opere strutturali dopo l'alluvione

Regione Marche, 36 interventi. Per i tempi stima circa 2 anni

ANCONA, 17 maggio 2024, 10:49

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

Dal secondo stralcio delle vasche di espansione sul Misa a Senigallia alla cassa di espansione sul Foglia a Chiusa di Ginestreto a Pesaro, dalla sistemazione del Ponte 2 giugno in centro a Senigallia agli interventi di mitigazione dei dissesti a Tinte di Pergola, alle manutenzioni straordinarie del fosso a Le Conce di Cagli e il ripristino di officiosità idraulica del Torrente Burano a Cantiano. Il Piano delle opere strutturali e infrastrutturali del Commissario per l'alluvione di settembre 2022, che colpì in particolare il Senigalliese e il Pesarese, prevede di realizzare 36 interventi (34 opere e due servizi) con un importo stimato di 130 milioni di euro (113 milioni con i fondi alluvione e 17 milioni con Fondi Mase). Dopo le fasi delle somme urgenze e dell'erogazione dei ristori, si avvia la realizzazione delle opere strutturali e di mitigazione del rischio idrogeologico sul territorio.
    Stamattina nella sede regionale di Palazzo Li Madou ad Ancona si è tenuto un incontro per illustrare sullo stato di attuazione del Piano. Presenti, tra gli altri, il presidente della Regione Marche e Commissario per l'alluvione 2022, Francesco Acquaroli, il vice commissario delegato Stefano Babini, l'assessore alla Protezione Civile Stefano Aguzzi, il segretario Generale dell' Autorità di Bacino Distrettuale dell'Appennino Centrale Marco Casini, i rappresentanti di Fondazione Cima, Università Politecnica delle Marche, Università di Camerino, Università di Firenze, ma anche tanti sindaci tra cui Massimo Olivetti (Senigallia), Riccardo Pasqualini (Barbara) e Alessandro Piccini (Cantiano). Sui tempi di realizzazione del pacchetto di opere, alcune già progettate altre con il via libera per la fattibilità, si ipotizza un paio di anni ma dipende dall'importanza di ciascun intervento.
    "In un anno e mezzo - ha detto Acquaroli - siamo riusciti a mettere in campo una serie di iniziative che non hanno precedenti grazie anche ai 400 milioni stanziati dal governo".
    Il presidente ha sottolineata l'importanza della fase che si sta aprendo perché "è stato approvato un piano straordinario per le opere strutturali e infrastrutturali che porterà ad investire 130 milioni di euro nella mitigazione del rischio, nella ricostruzione dei ponti, nella messa in sicurezza del territorio, nella creazione di vasche di laminazione e casse di espansione, e soprattutto per gli interventi di manutenzione straordinaria e sistemazione idraulica dei fiumi Misa, Nevola e Cesano, e delle aree colpite dagli eventi drammatici del settembre 2022". "Opere fondamentali per la mitigazione del rischio possibili - ha aggiunto - grazie soprattutto allo stanziamento immediato dal Governo che ha permesso di affrontare subito le somme urgenze, i ristori per le famiglie e le imprese: prima 5 e 20 mila euro, e poi ora, per i ristori dei danni maggiori e la fase operativa di opere strutturali, attese da decenni in quei territori. La progettazione di alcune di queste opere è già partita". L'amministrazione regionale ha assicurato che "continuerà a lavorare in questa direzione perché si ritiene che la sicurezza del territorio sia una delle priorità da mettere in campo in una regione complessa come la nostra dove il dissesto idrogeologico rischia di essere un problema per la sicurezza del territorio e dei cittadini che vi abitano".
    Il complesso delle azioni prevede dunque 36 interventi (34 opere e 2 servizi) "per la risoluzione delle problematiche del territorio. - ha spiegato Babini - Per il rischio idrogeologico abbiamo avviato circa una metà della progettazione degli interventi e quindi siamo entrati nel vivo perché abbiamo i documenti di indirizzo progettuale". "Abbiamo alternative progettuali e siamo pronti ad affidare gli incarichi. Quindi partiranno entro l'anno, - ha annunciato - se non ci saranno ulteriori complicazioni, una serie di questi interventi fra cui il rifacimento dei ponti, quindi circa la metà di questi 36 interventi previsti. Per gli altri ci sono i professionisti al lavoro, stanno anticipando una serie di situazioni per individuare l'alternativa progettuale migliore, quindi stiamo passando in pratica dalla programmazione degli interventi alla messa sul terreno".
    "La Regione Marche - ha ricordato Acquaroli - sta investendo ogni anno 7 milioni di euro con proprio bilancio per le manutenzioni ordinarie e straordinarie per i corsi d'acqua, non solo Misa e Nevola, somme che nelle legislature precedenti non venivano stanziate neanche nel quinquennio. Su questo tema stiamo facendo un grande lavoro ma certamente c'è una situazione pregressa molto importante e quindi non è possibile dare risposte immediate a tutti".
   

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