
(ANSA) - SYDNEY, 27 LUG - Un giovane hacker australiano si e'
dichiarato colpevole in tribunale di aver infettato 3.000
computer in Australia e in altri Paesi. Il software del 20enne
Anthony Scott Harrison puntava a catturare dati bancari e di
carte di credito. Secondo la polizia il sistema messo in atto da
Harrison, arrestato lo scorso agosto, aveva il potenziale di
colpire 74 mila pc nel mondo e di bloccare siti web
internazionali. La sentenza della Corte distrettuale di Adelaide
sara' pronunciata in settembre.