(ANSA) - CATANZARO, 18 APR - "Oltre venticinquemila
visitatori in quattro giorni, 1.200 incontri tra produttori e
buyer italiani e stranieri, sette degustazioni di vini e due di
prodotti tipici, sei show cooking e un laboratorio sull'olio.
Successo pieno per la Calabria alla 52esima edizione di
Vinitaly, il salone internazionale del vino e dei distillati
alla Fiera di Verona". A riferirlo è un comunicato dell'ufficio
stampa della Giunta regionale.
"Da tempo la Calabria - è scritto nel comunicato - non è più
solo vini rossi ad alto grado alcolico, ma una realtà di primo
piano del panorama vitivinicolo nazionale. Il 2017 si è chiuso
con una produzione di 479 mila ettolitri, dodici milioni le
bottiglie commercializzate attraverso 600 etichette tra rossi,
rosati, bianchi, passiti e spumanti. Di queste, il 13% composto
da vini Dop e il 26% da Igp: ben 4 bottiglie su 10 (il 39% della
produzione regionale), per un totale di oltre 142 mila ettolitri
di prodotto. La Calabria vanta anche una presenza importante di
vitigni autoctoni come Gaglioppo, Magliocco, Greco bianco e
nero, e nove Doc. Quasi il 50% della produzione viene venduto
all'estero, di questa quota, circa un terzo fuori dall'Ue".
"Negli ultimi due anni il peso delle etichette di qualità
sulla produzione regionale - riporta ancora il comunicato - è
cresciuto del 12%: nessun'altra regione italiana ha fatto meglio
nello stesso periodo. Inoltre, con il 48% di superficie viticola
coltivata in biologico, la Calabria è al secondo posto in Italia
dietro solo alla Basilicata con il 52%. Tra 2015 e 2016 i
vitigni biologici sono aumentati del 31,7%, raggiungendo un
totale di 4.200 ettari su un totale di diecimila, distribuiti
nelle cinque province della regione e gestiti da 80 aziende
vitivinicole. A Vinitaly 2018 erano presenti 61 cantine e due
consorzi di tutela. Numeri così significativi non sono sfuggiti
ai professionisti della ristorazione. Uno su tutti, Joe
Bastianich, nel giorno inaugurale della manifestazione ha
visitato lo stand della Calabria esaltandone i vini, soprattutto
bianchi, che negli ultimi anni hanno visto uno sviluppo
notevole, spumanti compresi, dimostrando di saper intercettare i
trend del mercato italiano ed estero".
"Al salone Sol&Agrifood che si è svolto in contemporanea a
Vinitaly - riporta ancora il testo - anche la cucina calabrese
ha dimostrato come siano ormai solo un lontano ricordo gli
stereotipi del passato, che la volevano povera e di scarsa
qualità. Un pubblico numeroso e attento ha partecipato alle sei
esibizioni dello chef Carmelo Fabbricatore e assaggiato i suoi
piatti, raccontati dal giornalista e scrittore gastronomico
Martino Ragusa. Ricette nelle quali gli ingredienti più tipici
del territorio calabrese (dalla 'nduja al bergamotto, dall'olio
extravergine d'oliva alla cipolla di Tropea e poi formaggi,
paste, salumi e perfino il riso), sono stati combinati e dosati
per esaltarne al massimo le caratteristiche".
"Le cifre di questa edizione di Vinitaly - ha detto il
presidente della Regione, Mario Oliverio - confermano
l'attenzione crescente di cui godono i vini calabresi. I
consumatori prediligono i vini biologici e negli ultimi anni i
nostri produttori sono quelli che hanno investito di più per
convertire i loro vigneti. La Regione sta facendo il possibile
per supportare gli imprenditori vitivinicoli quest'anno abbiamo
ampliato lo spazio espositivo per accogliere un numero maggiore
di aziende e con il brand Rosso Calabria stiamo promuovendo le
nostre eccellenze in Italia e nel mondo".
Le attività della Regione Calabria a Vinitaly 2018 sono state
curate da Arsac (l'Azienda Regionale per lo Sviluppo in
Agricoltura) e dai consorzi di tutela Terre di Cosenza Dop e
consorzio dei vini di Cirò e Melissa. (ANSA).