Luogo - Museo

Pinacoteca della Cassa di Risparmio

Luogo: Corso Garibaldi, 18, Cesena (Forlì-Cesena)

Istituita nel 1985 dalla Cassa di Risparmio di Cesena in un apposito spazio espositivo all'interno dell'edificio tardo ottocentesco che ospita la sede centrale dell'istituto, comprende oltre quaranta dipinti dalla metà del XV secolo alla fine del Settecento, con una rassegna anche di opere del XX secolo. Il patrimonio si è formato nel corso degli ultimi decenni attraverso una sistematica campagna di acquisizioni, tese in particolare a documentare aspetti e momenti salienti della vicenda figurativa emiliana e romagnola.L'ordinamento del museo propone inizialmente le opere del Maestro di S. Miniato e del Maestro del Tondo Miller, esponenti della cultura figurativa fiorentina ai quali non fu certamente estraneo il contributo dei pittori provenienti dalla Romagna, qui rappresentata dalle tavole del Maestro di Marradi, attivo in Toscana tra XV e XVI secolo. Eccezionalmente documentato è il pittore forlivese Marco Palmezzano con la celebre Madonna in trono e i Santi Giovanni Battista e Filippo Benizi, proveniente dalla faentina Raccolta Ferniani, la Madonna col Bambino, parte di una pala di grandi dimensioni, smembrata e dispersa, già conservata nella Collezione Lee of Fareham di Londra, il Cristo portacroce già presso la Raccolta Pacelli di Roma. Opere del Bagnacavallo, Girolamo Marchesi, Luca Longhi, Ferraù Fenzoni, Denis Calvaert, Alessandro Ardenti, di Lanfranco, Scarsellino, Spada, Tiarini, Guercino, Sirani, Cagnacci, Serra, Savolini delineano un interessante percorso nella pittura romagnola ed emiliana del Cinquecento e del Seicento, ma non mancano dipinti di interesse extraregionale come nel caso di Sodoma, Brusasorci, Santi di Tito. Anche il Settecento propone alcuni tra i maggiori protagonisti della scena artistica bolognese, da Canuti a Pasinelli, da Dal Sole a Franceschini (autore dello splendido Abbraccio tra la Giustizia e la Pace), da Milani a Creti (del quale è stato recuperato sul mercato antiquariale, nel 1994, il celebre Transito della Vergine, già nella Collezione Vitetti di Roma). Il segmento d’arte contemporanea attesta, con le sue opere, la volontà di testimoniare lo sviluppo, nel corso dei secoli, della cultura visiva figurativa nazionale e romagnola, che per l’arte del Novecento e del presente raccoglie opere di Virgilio Guidi, Raffaele De Grada, Arturo Tosi, Giovanni Cappelli, Osvaldo Piraccini Obes Gazza, Luciano Caldari, e opere di Alberto Sughi, incrementate ulteriormente nel 2006. Successivamente, nella pinacoteca hanno avuto luogo la mostra sul tema de La xilografia in Romagna da Barbieri a Nonni e l’esposizione incentrata su La Cassa di Risparmio di Cesena.

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