PADOVA - Saldo positivo per le imprese italiane ma non per tutti i settori. Bene turismo, commercio e servizi alle imprese, che totalizzano quasi il 60% delle 41 mila nuove imprese registrate nel 2016, ma soffrono l'edilizia e il manifatturiero. Il più dinamico in termini di crescita, secondo il rapporto Unioncamere-Infocamere, è il comparto vacanza con 2.732 attività di alloggio aggiuntive (+5,3%), con un boom di affittacamere, Bed and breakfast, case ed appartamenti per vacanza: +15,92% la loro variazione, pari a 2.512 imprese in più. Bene anche per il comparto noleggio, agenzie di viaggio e servizi alle imprese, con 7.416 imprese in più; una crescita legata soprattutto alle attività di servizi per edifici e paesaggio, a partire da quelle che si occupano di giardinaggio e manutenzione delle aree verdi (+1.169). Più che positivo anche il bilancio delle attività di supporto alle funzioni di ufficio, dai call center, ai servizi di fotocopiatura, al recupero crediti, aumentate di quasi 4 mila unità (+5,51%).
Oltre al settore commerciale, che conta oltre 6.200 imprese in più a fine 2016, in particolare grazie a bar e ristoranti, sono andate bene le attività di consulenza aziendale e amministrativo-gestionale, cresciute di 2.382 imprese (+5,69%). Anno positivo anche per i servizi alla persona (3.283 le imprese in più nel 2016), trainati da parrucchieri ed estetisti (1.739 in più) e tatuatori, con una crescita record del 23,25%.
In difficoltà, invece, sono i settori dei servizi più tradizionali. Per le costruzioni il 2016 si è chiuso con una riduzione di 4.733 attività (-0,7%), che ha toccato in particolare le micro-imprese edili (-8.400 unità); al contrario sono aumentate le società di capitali (+6.300). Nella manifattura il bilancio di fine anno evidenzia una riduzione di 3.338 imprese, che ha coinvolto tutti i comparti, ad eccezione delle industrie alimentari e delle bevande (+696) e delle imprese di riparazione, manutenzione e installazione di macchine (+1.148 unità).
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